
Finisci in trappola: basta aprirla ed è finita (mistergadget.tech)
Le email spam sono da sempre un problema, ma la loro natura sta evolvendo in un vero e proprio rischio per la sicurezza personale.
L’allerta lanciata in queste ore riguarda tutti gli utenti, poiché il secondo semestre del 2024 ha segnato un incremento impressionante di attacchi che, pur sfruttando strumenti apparentemente banali come SMS ed email, riescono a colpire con una frequenza allarmante e le stime per il 2025 non sembrano affatto migliorare.
Secondo un’analisi di Acronis sulle minacce informatiche, si è registrato un forte aumento degli attacchi malware e ransomware. La novità più preoccupante è l’aggiunta dell’Intelligenza Artificiale, un fattore che rende le comunicazioni fraudolente molto più incisive e, di conseguenza, estremamente difficili da distinguere per l’utente finale.
Nuova ondata di email fraudolente: i numeri non mentono
Tra luglio e dicembre, il numero di attacchi tramite email è aumentato del 197% rispetto all’anno precedente: un dato enorme. Praticamente la metà degli utenti che navigano in internet ha subito un tentativo di attacco di questo tipo. Il phishing, ovvero gli attacchi veicolati tramite email fraudolente, si conferma il sistema più diffuso, rappresentando il 74% dei casi, seguito dai social media con il 22% e dal malware generico con il 3%.

Il punto chiave di questa escalation è che l’errore umano – dettato dalla fretta, dalla disattenzione o dalla paura – rimane la via più efficiente non solo per sferrare l’attacco, ma anche per garantirne una diffusione rapida. Se un tempo era relativamente facile riconoscere una truffa grazie a grossolani errori di scrittura o formattazione, oggi la situazione è nettamente diversa.
I sistemi tecnologici avanzati, spesso disponibili gratuitamente per i malintenzionati, permettono di creare elementi sempre più sofisticati: non ci sono più errori ortografici, e i siti su cui si viene reindirizzati sembrano praticamente autentici. Questo rende estremamente difficile capire se si tratta o meno di una frode. Per avere un’idea della portata del fenomeno, si può stimare che, volendo fare un conto molto rapido, un’email su tre è spam.
Ovviamente, il rischio si acuisce in questo scenario, poiché attacchi di questo tipo, così potenti e diffusi, sono resi ancora più pericolosi dall’Intelligenza Artificiale. Secondo l’azienda, per il 2025 le cose sono destinate a peggiorare, con l’AI che renderà tutto più esasperato e complesso da riconoscere.
Proprio per questo motivo, le email restano il punto chiave della situazione, venendo scelte tra tutti i sistemi come il canale più utile per colpire nel segno. Bisogna fare estrema attenzione a tutte le email che si ricevono: leggere con cura ogni singola indicazione, determinare se ci sono anche minimi elementi di potenziale pericolo e, in caso di dubbi, contattare direttamente l’ente citato (sia esso la banca o l’INPS) attraverso i canali ufficiali, evitando sempre di richiamare numeri o cliccare sui link riportati all’interno del messaggio sospetto, e soprattutto non aprire allegati se si sospetta una truffa.