
Cestino smartphone: lo puoi svuotare in un attimo (mistergadget.tech)
Esiste una sorta di “cestino segreto” di WhatsApp che la maggior parte degli utenti ignora e che ha un valore molto importante.
La realtà è che quando un contenuto viene rimosso dall’interfaccia dell’applicazione, in molti casi esso non scompare; viene semplicemente spostato in un’altra posizione della memoria. Questo causa due ordini di problemi, da un lato i rallentamenti del dispositivo stesso che accumula file, dall’altro ovviamente la possibilità che saltino fuori all’improvviso.
Il vero segreto di questa persistenza non risiede nell’applicazione di messaggistica stessa, ma nella memoria interna dello smartphone. Anche se l’utente elimina una conversazione dalla schermata principale di WhatsApp, il database delle chat spesso resta archiviato nel dispositivo. Di conseguenza, i dati rimangono e, con gli strumenti giusti, possono essere potenzialmente recuperati attraverso le impostazioni di sistema. La situazione è ancora più problematica per i contenuti multimediali. Quando una foto viene eliminata da WhatsApp, viene spesso salvata in automatico nella galleria del telefono e, se l’opzione è attiva, viene anche caricata sui servizi di cloud come Google Foto o iCloud.
Cestino WhatsApp, l’errore che tutti fanno
Persino dopo aver eliminato il file dalla galleria fotografica dello smartphone, quasi tutti i sistemi operativi (iOS e Android) non lo rimuovono immediatamente. I contenuti finiscono invece in un cestino di sistema proprietario, dove vengono trattenuti temporaneamente – di solito per circa trenta giorni – prima della cancellazione definitiva. Questo “cestino” è spesso accessibile all’interno delle impostazioni o dell’app Foto stessa. Per eliminare veramente i dati, i passaggi da compiere sono molteplici e affatto intuitivi. Se non si seguono tutti questi step – da WhatsApp, passando per la Galleria, fino allo svuotamento del Cestino di sistema – le tracce digitali permangono e i file possono essere recuperati.

Per riottenere un controllo reale sui propri dati, è fondamentale concentrarsi sulle impostazioni di archiviazione. La prima e più importante mossa è disattivare l’opzione che permette a WhatsApp di salvare automaticamente foto e video ricevuti nella galleria del telefono. Inoltre, si consiglia di gestire attentamente le impostazioni del cloud, disattivando il salvataggio automatico per gli elementi condivisi.
Infine, è necessario capire dove si trova il cestino di sistema del proprio telefono per svuotarlo con regolarità. Questo non è solo un aspetto cruciale per la privacy, evitando che file ritenuti eliminati possano riemergere in momenti inopportuni, ma anche un modo essenziale per gestire lo spazio e i gigabyte del dispositivo. Il “cestino” di WhatsApp non esiste come un’opzione evidente, ma come una serie di passaggi intricati nella memoria del telefono che aiutano a svuotare tutto e quindi liberare memoria altrimenti occupata e anche a gestire al meglio i file che non si vogliono tenere in archivio per questioni personali.