
Truffa telefonica, è ancora allarme (mistergadget.tech)
Le Forze dell’Ordine e l’FBI hanno lanciato un’allerta urgente: la minaccia delle chiamate fraudolente è tornata, più insidiosa che mai.
Non si tratta del solito telemarketing selvaggio e fastidioso, ma di vere e proprie telefonate truffa organizzate per un unico scopo: il furto di dati personali e, di conseguenza, l’accesso alla vostra sfera economica.
Purtroppo, se la tecnologia ci offre vantaggi incredibili, è anche la base di un nuovo, serio pericolo. I truffatori la utilizzano in modo sbagliato, affinando le loro tecniche per superare la diffidenza degli utenti.
Truffa telefonica, è ancora allarme
La Polizia Postale ha messo in luce i dettagli di queste nuove strategie. Le truffe non arrivano più solo da numeri internazionali sospetti, infatti, vengono usati nomi presenti in rubrica e utenze con prefisso +39, rendendo la chiamata immediatamente più credibile. L’obiettivo è farsi condividere informazioni, e con “dati” non si intendono solo password o dettagli bancari: basta il vostro nome e cognome per finire nei guai senza sapere come. Ecco perché è fondamentale procedere con estrema attenzione e non lasciarsi andare a una condivisione superficiale delle informazioni.

Di fronte a queste chiamate, la difesa è semplice ma categorica. Le Forze dell’Ordine raccomandano un comportamento essenziale per fermare la truffa sul nascere: non pronunciare mai la parola “Sì”. Evitate assolutamente di dire “Sì”, “Ok” o qualsiasi altra forma di assenso verbale. La tecnologia permette ai truffatori di registrare il vostro “Sì” e utilizzarlo in modo fraudolento per far sembrare che abbiate accettato contratti o condizioni non volute.
La Polizia Postale ha infatti specificato: “Le strategie utilizzate per rendere credibili le nuove truffe telefoniche mirano a superare la naturale diffidenza degli utenti verso numerazioni internazionali e contatti sconosciuti, utilizzando nomi presenti in rubrica e utenze con prefisso +39”.
Addirittura utilizzano il vostro prefisso, della medesima città. L’unica cosa da fare per salvarsi è scongiurare il peggio è dire “NO”. Non ci sono altre strategie e, se la questione si palesa come strana, agganciare subito senza nemmeno parlare. Purtroppo l’AI può diventare molto pericolosa nelle mani sbagliate e le truffe telefoniche, con un 200% in più registrato nell’ultimo anno, fanno temere il peggio perché di fatto riescono a colpire tutti, a qualsiasi età. Non parliamo più solo di WhatsApp o di Facebook ma di qualcosa che attraversa generazioni e che potrebbe avere conseguenze disastrose.