
Il CEO di NVIDIA: "Questi due lavori manuali saranno cruciali nel boom dell'intelligenza artificiale" (mistergadget.tech)
Mentre si discute animatamente della perdita di posti di lavoro impiegatizi a causa dell’IA, il numero uno di NVIDIA, Jensen Huang, sposta l’attenzione sull’enorme e imminente necessità di operai specializzati per costruire le “fabbriche di IA” del futuro. E non è il solo a lanciare l’allarme.
Una delle conversazioni più urgenti e sentite nell’attuale corsa all’intelligenza artificiale è il suo impatto sul mondo del lavoro. Jensen Huang, CEO di NVIDIA e figura centrale di questa rivoluzione grazie all’inarrestabile domanda di GPU della sua azienda, ha recentemente offerto una prospettiva sorprendente e controintuitiva. Mentre molti esperti prevedono un futuro difficile per i lavori d’ufficio, Huang ha affermato che due categorie professionali, spesso considerate tradizionali, non solo non sentiranno la crisi, ma prospereranno: gli elettricisti e gli operai specializzati.
In un’intervista a Channel4News, Huang ha dichiarato: “Se sei un elettricista, un idraulico, un carpentiere, avremo bisogno di centinaia di migliaia di voi per costruire tutte queste fabbriche [di IA]. Il segmento dell’artigianato qualificato di ogni economia vedrà un boom“. Secondo il CEO di NVIDIA, la domanda di infrastrutture per l’intelligenza artificiale è così vasta che richiederà un decennio di costruzioni su scala globale, un’impresa paragonabile alle grandi rivoluzioni industriali del passato.
Indice
Un allarme condiviso: la crescente carenza di elettricisti
Le parole di Huang non sono un’ipotesi isolata, ma riflettono una preoccupazione reale e crescente ai vertici dell’economia mondiale. La costruzione di data center, le “fabbriche” che alimentano l’IA, richiede una quantità enorme di energia e, di conseguenza, di professionisti in grado di gestire impianti elettrici complessi.

- Larry Fink, CEO di BlackRock, uno dei più grandi fondi di investimento al mondo, ha lanciato lo stesso allarme, affermando: “Esauriremo gli elettricisti di cui abbiamo bisogno per costruire i data center per l’IA. Semplicemente non ne abbiamo abbastanza”.
- Brad Smith, Presidente di Microsoft, durante un’audizione al Congresso USA, ha definito la carenza di elettricisti qualificati come “forse la più grande sfida per l’espansione dei data center negli Stati Uniti”.
- Google, per far fronte al problema, ha persino lanciato un programma di finanziamento per formare 100.000 nuovi lavoratori elettrici e 30.000 apprendisti negli USA, con l’obiettivo specifico di sostenere la domanda di infrastrutture per l’IA.
Questi dati confermano che la visione di Huang si basa su una necessità concreta e imminente del mercato del lavoro.
Il dibattito: e i lavori d’ufficio?
La prospettiva ottimistica di Huang per i lavori manuali specializzati si scontra frontalmente con le previsioni, molto più cupe, per i cosiddetti “colletti bianchi” (i lavori impiegatizi). Molti altri leader del settore tecnologico e industriale prevedono infatti una vera e propria “ecatombe” per queste professioni.
- Jim Farley, CEO di Ford, ha recentemente affermato che l’IA “sostituirà letteralmente la metà di tutti i colletti bianchi”.
- Dario Amodei, CEO di Anthropic, ha usato l’espressione “bagno di sangue per i colletti bianchi”.
- Andy Jassy, CEO di Amazon, ha scritto in una nota ai dipendenti: “Avremo bisogno di meno persone per fare alcuni dei lavori che vengono svolti oggi”.

Questa tendenza è già in atto: aziende come Shopify e Accenture hanno iniziato a ridurre il personale e a spingere i propri team a utilizzare l’IA prima di richiedere nuove assunzioni.
La vera minaccia non è l’IA, ma chi la sa usare
Tuttavia, la visione complessiva di Jensen Huang sul futuro del lavoro è più sfumata e meno apocalittica. Secondo il CEO di NVIDIA, ogni lavoro esistente verrà trasformato dall’intelligenza artificiale, ma la vera minaccia non è la tecnologia in sé. La sua affermazione, diventata ormai celebre, riassume perfettamente il concetto: “L’intelligenza artificiale non ti ruberà il lavoro, ma una persona che sa usare l’intelligenza artificiale lo farà”.
In altre parole, il futuro non apparterrà a chi si oppone al cambiamento, ma a chi imparerà a collaborare con questi nuovi strumenti per diventare più efficiente e produttivo nel proprio campo, qualunque esso sia.