
Google Pixel 11 modem MediaTek (mistergadget.tech)
Google potrebbe abbandonare i modem Samsung nei Pixel 11 in favore del MediaTek M90, promettendo connettività 5G più stabile e una batteria più efficiente.
Google sembra pronta a cambiare radicalmente strategia per quanto riguarda il cuore hardware dei suoi smartphone. Secondo le ultime indiscrezioni, la prossima serie Pixel 11 potrebbe finalmente abbandonare i modem di Samsung in favore del nuovo MediaTek M90, una scelta che, se confermata, avrebbe implicazioni enormi su due fronti da sempre problematici per i Pixel: l’autonomia e la qualità della connessione 5G.
Google rompe con Samsung: un nuovo inizio per i modem dei Pixel
La notizia arriva dal leaker Mystic Leaks, che su Telegram ha condiviso informazioni inedite sulla piattaforma Tensor G6, il prossimo chip sviluppato da Google per la serie Pixel 11 attesa nel 2026. A differenza delle generazioni precedenti, il nuovo SoC non si affiderebbe più alla tecnologia Exynos di Samsung, ma integrerebbe il modem 5G MediaTek M90, annunciato a inizio 2025.
Si tratterebbe della prima volta in assoluto che Google utilizza componenti MediaTek all’interno di un suo smartphone di punta. Una decisione che, se confermata, segnerebbe una svolta nella filosofia hardware di Mountain View dopo anni di co-sviluppo con Samsung.
Perché Google vuole cambiare: autonomia e surriscaldamento sotto accusa
La collaborazione con Samsung, iniziata ai tempi del Tensor G1, ha permesso a Google di costruire la propria architettura “ibrida” basata su Exynos, ma non senza compromessi. I modem Exynos 5400 (ancora utilizzati nel Tensor G5 dei Pixel 10) sono stati spesso accusati di surriscaldare i dispositivi e consumare troppa energia durante l’uso prolungato del 5G, incidendo negativamente sulla durata della batteria.
L’obiettivo di Google sarebbe quindi quello di risolvere due problemi in un colpo solo, senza dover riprogettare completamente il Tensor: migliorare la stabilità del segnale e ottimizzare l’efficienza energetica.
Il nuovo MediaTek M90: più velocità, meno consumo
Il modem MediaTek M90 rappresenta l’ultimo passo avanti del chipmaker taiwanese nel campo della connettività mobile. È capace di raggiungere velocità di download fino a 12 Gbps, ma soprattutto introduce una gestione energetica migliorata e un’integrazione nativa per le reti satellitari e le eSIM duali 5G.
In altre parole, il Pixel 11 potrebbe essere più veloce nel trasferimento dati, ma anche più efficiente nella ricezione del segnale, con un minore impatto sull’autonomia generale del dispositivo. Considerando che Google ha già aumentato la capacità della batteria nei modelli precedenti (da 4.700 mAh su Pixel 9 a 4.970 mAh su Pixel 10), un modem più efficiente potrebbe spingere il Pixel 11 oltre la soglia delle 24 ore di utilizzo reale.
Tensor G6: continuità con TSMC e svolta pragmatica
Anche il Tensor G6 sarà prodotto da TSMC con processo a 3 nm, ma l’architettura complessiva non dovrebbe stravolgere quanto visto finora. Google, infatti, punterebbe su una strategia evolutiva più che rivoluzionaria, concentrandosi sull’affinamento dei consumi e sulla stabilità termica piuttosto che sulla pura potenza.
Nei benchmark interni trapelati, il Tensor G5 ha mostrato miglioramenti modesti rispetto al G4, soprattutto in ambito CPU single-core, dove resta ancora distante dai rivali Snapdragon e Apple Silicon. Il nuovo modem MediaTek potrebbe quindi rappresentare la chiave per riequilibrare la percezione del Tensor, offrendo benefici tangibili nella vita quotidiana senza dover riscrivere l’intera architettura.
Una scelta rischiosa ma coerente con la nuova direzione di Google
La decisione di collaborare con MediaTek — una mossa quasi impensabile fino a pochi anni fa — riflette il cambio di rotta di Google verso un approccio più pragmatico. Invece di inseguire la corsa ai benchmark, la compagnia sembra voler costruire un’esperienza più fluida e affidabile, centrata su efficienza, autonomia e intelligenza artificiale.
D’altra parte, l’abbandono definitivo di Samsung potrebbe portare con sé qualche incognita. L’integrazione tra modem e SoC è un’operazione delicata, e non è detto che MediaTek riesca subito a eguagliare il livello di compatibilità e ottimizzazione che Google ha costruito negli anni con l’ecosistema Exynos.
Cosa aspettarsi dal Pixel 11
Il Google Pixel 11 è atteso per la fine del 2026, con una presentazione prevista tra settembre e ottobre. Oltre al nuovo Tensor G6 con modem MediaTek M90, si parla di:
- Display LTPO OLED da 6,7 pollici con refresh a 120 Hz e luminosità di picco superiore a 2.000 nit.
- Batteria da circa 5.100 mAh con ricarica rapida da 45W.
- Fotocamera principale da 50 MP, ultra-wide da 48 MP e teleobiettivo 5x.
- Android 17 con la prossima generazione di funzioni Gemini AI integrate nativamente nel sistema.
Sarà anche il primo Pixel a spingere sul concetto di AI Mode Always-On, con l’assistente capace di operare offline e di riconoscere contesti visivi e sonori in tempo reale.