
Google: gli utenti esposti a conseguenze gravi, cosa fare (mistergadget.tech)
Una grave falla nei sistemi è stata identificata da parte degli esperti del settore, i quali hanno richiamato l’attenzione di tutti gli utenti.
È chiaro che questo tipo di condizione, purtroppo, si può ripetere nel corso del tempo per qualunque tipo di applicazione o sistema. Di conseguenza, non bisogna mai essere sicuri al 100% quando si utilizza un prodotto tecnologico o comunque con una connessione online, perché, come ribadito più volte, quando si utilizza internet c’è sempre un margine, seppur minimo, di rischio.
In questo caso, la falla è stata scoperta in Gemini AI, dove gli utenti sono esposti a rischi e conseguenze, come messo in evidenza da Tenable Research che ha determinato tre vulnerabilità. I ricercatori, infatti, hanno identificato come questa falla abbia coinvolto il Search Personalization Model, il Gemini Cloud Assist e le problematiche relative ai dati salvati sulla posizione dell’utente tramite lo strumento di navigazione.
Falla nei sistemi Google, cosa sta accadendo
Gli esperti hanno anche spiegato sinteticamente qual è il tipo di problematica. In sostanza, hanno chiarito che il Search Personalization Model potrebbe dare dei comandi dannosi relativi alla cronologia di navigazione di Chrome, spingendo l’utente a visitare un sito specifico.

La problematica di Gemini Cloud Assist, invece, riguarda la possibilità per utenti esterni malevoli di sfruttare la falla per introdurre delle istruzioni dannose nel sistema, andando praticamente a prendere il controllo da remoto. Infine, la questione relativa al Browsing tool concerne la possibilità, sempre con un utilizzo manipolato, di inviare delle informazioni dell’utente memorizzate (soprattutto relative alla posizione) a un server dannoso.
Google ha fatto presente di aver già risolto questi problemi, quindi di fatto al momento siamo in una condizione di tranquillità. Tuttavia, gli esperti di Malwarebytes hanno posto l’attenzione anche su un altro problema che non si può risolvere con un intervento immediato, dal momento che coloro che hanno già utilizzato i servizi di Google in precedenza potrebbero essere già stati vittime di tali problematiche. Quindi, anche se Google ha rilasciato una patch, questa vale dal momento in cui è stata rilasciata e non ha potere sulle azioni pregresse. Il problema, diciamo, sorge proprio in questa condizione.
Per proteggersi dalle falle dell’Intelligenza Artificiale, come accaduto in questo caso ma che può accadere anche in strumenti diversi, è fondamentale fare attenzione quando si visitano dei siti web, soprattutto se sono sconosciuti o potenzialmente dannosi, e mantenere sempre aggiornati tutti gli strumenti che si utilizzano, perché questo è l’unico metodo fondamentale che abbiamo per essere al sicuro.