
NVIDIA e OpenAI: un'alleanza da 100 miliardi di dollari per il futuro dell'IA (MisterGadget.tech)
L’accordo non è un semplice investimento, ma un colossale progetto infrastrutturale per costruire il più grande supercomputer per l’intelligenza artificiale al mondo, blindando la leadership di entrambe le aziende e accelerando la corsa verso modelli sempre più potenti.
Mentre la domanda di potenza di calcolo per i modelli di intelligenza artificiale di frontiera continua a crescere in modo esponenziale, NVIDIA sta consolidando il suo dominio nel mercato dei chip con una mossa senza precedenti: un investimento strategico da 100 miliardi di dollari in OpenAI. L’annuncio, che sta scuotendo il settore tecnologico, non riguarda un round di finanziamento tradizionale, ma un enorme progetto infrastrutturale destinato a dare a OpenAI una capacità di calcolo mai vista prima.
L’accordo prevede la costruzione di una rete di data center con una capacità totale di 10 gigawatt, interamente basata sulle GPU Vera Rubin di nuova generazione di NVIDIA. L’installazione del primo gigawatt è prevista per la fine del 2026. Questa partnership monumentale si basa su una relazione iniziata nel 2016, quando NVIDIA consegnò il suo primo sistema DGX a OpenAI. Ora, i due titani del settore stanno portando quella collaborazione a un livello superiore, in quello che il CEO di NVIDIA, Jensen Huang, ha definito “il più grande progetto di infrastruttura per l’intelligenza artificiale della storia”. L’obiettivo è alimentare la prossima ondata di modelli di OpenAI, progettati per il ragionamento complesso, l’autonomia e la gestione di contesti sempre più ampi.
Indice
I dettagli di un accordo epocale
La struttura dell’accordo è tanto innovativa quanto la tecnologia che andrà a finanziare. Invece di versare capitale liquido, l’investimento di NVIDIA è direttamente legato alla fornitura di hardware. In pratica, OpenAI utilizzerà i 100 miliardi per acquistare GPU, hardware di rete e software di sistema da NVIDIA, la quale riceverà in cambio una quota di minoranza senza diritto di voto in OpenAI. Le due società pianificano inoltre di co-sviluppare piattaforme future, con NVIDIA che assume di fatto il ruolo di partner di calcolo preferenziale di OpenAI.

Una volta completata, si stima che la rete di data center coinvolgerà milioni di schede grafiche NVIDIA e consumerà una quantità di energia elettrica pari a quella di diversi milioni di abitazioni. Un progetto di scala faraonica, pensato per un’unica, grande ambizione: superare gli attuali limiti fisici allo sviluppo dell’IA.
Un matrimonio di interesse: domanda garantita per NVIDIA, potenza illimitata per OpenAI
Questa alleanza strategica crea un circolo virtuoso che avvantaggia enormemente entrambe le aziende. Da un lato, NVIDIA si assicura una domanda stabile e a lungo termine per le sue GPU e piattaforme data center più avanzate, legando il suo più grande cliente a una roadmap di acquisti fissa e prevedibile. I 100 miliardi saranno infatti erogati in più fasi, ciascuna legata al raggiungimento di un nuovo gigawatt di capacità da parte di OpenAI.
Dall’altro lato, OpenAI ottiene un accesso garantito e prioritario alla risorsa più scarsa e contesa nel mondo dell’IA: la potenza di calcolo. Con una base di oltre 700 milioni di utenti attivi settimanali per ChatGPT e modelli sempre più complessi che richiedono capacità di inferenza in tempo reale, la fame di GigaWatt di OpenAI è insaziabile. Questo accordo le fornisce una corsia preferenziale per la crescita, in un momento in cui l’accesso all’energia elettrica e agli acceleratori AI è diventato il principale fattore limitante.
Il contesto: il progetto “Stargate” e la corsa all’infrastruttura
Questo accordo non nasce nel vuoto, ma si inserisce nel più ampio e ambizioso progetto “Stargate” di OpenAI, un’iniziativa da 500 miliardi di dollari per espandere l’infrastruttura globale di intelligenza artificiale. Altri giganti della tecnologia fanno già parte di questa corsa. Solo il 25 settembre, il fornitore di cloud GPU CoreWeave ha annunciato un contratto da 6,5 miliardi di dollari con OpenAI, mentre Oracle sta fornendo 4,5 gigawatt e SoftBank sta sviluppando altri due siti negli Stati Uniti.

Ciò che distingue l’accordo con NVIDIA è la sua scala monumentale e la sua natura profondamente strategica. Rispecchia perfettamente anche i piani di espansione di NVIDIA, che punta a produrre server AI per un valore di 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni, allineandosi perfettamente alle esigenze infrastrutturali del suo partner. Insieme, NVIDIA e OpenAI non stanno solo facendo affari: stanno costruendo le fondamenta del futuro dell’intelligenza artificiale.