
DJI Osmo Nano è super compatta e leggera (mistergadget.tech)
Nel panorama delle action camera, dove tutti sembrano inseguire la corsa ai megapixel e alla resistenza agli urti, DJI ha scelto una strada diversa con la Osmo Nano. Non si tratta dell’ennesima action cam pensata per essere legata al casco durante una discesa in mountain bike, ma di un dispositivo che vuole ridefinire completamente il concetto di “prospettiva creativa”.
Il dock multifunzionale integrato offre schermo touchscreen, ricarica rapida e controllo remoto.
La stabilizzazione RockSteady 3.0 e la registrazione 4K/60fps la rendono ideale per content creator alla ricerca di prospettive uniche.
+ Sensore 1/1,3″ con prestazioni superiori
+ Sistema magnetico innovativo
+ Dock multifunzionale con schermo OLED
– Prezzo elevato rispetto altre micro action cam
– Autonomia limitata in modalità 4K/60fps
– Curva di apprendimento complicata
Indice
Mentre GoPro e gli altri produttori continuano a proporre variazioni sul tema della robustezza estrema, DJI ha pensato a qualcosa di completamente diverso: una micro action cam magnetica che può essere posizionata praticamente ovunque, dai cappelli ai collari per animali domestici.
La domanda è: questa originalità basta a giustificare un prezzo che si posiziona nella fascia medio-alta del mercato? Non vogliamo fare spoiler, ma il nostro giudizio è estremamente positivo.
Design e costruzione
La prima cosa che colpisce della Osmo Nano è la sua compattezza estrema. Con i suoi 52 grammi di peso e dimensioni di 57×29×28 millimetri, stiamo parlando di una delle action camera più piccole mai realizzate. Diciamolo chiaramente: è persino più compatta della Insta360 GO 3S, che già rappresentava un benchmark in termini di miniaturizzazione. Ma la vera genialità del design non sta solo nelle dimensioni ridotte.

Il sistema magnetico bidirezionale è quello che davvero distingue questo prodotto dalla concorrenza. La Osmo Nano può essere magneticamente agganciata sia dal retro che dal lato, permettendo prospettive di ripresa completamente nuove. La qualità costruttiva rispecchia gli standard DJI: materiali premium, finiture impeccabili e quella sensazione di solidità che ti fa capire immediatamente di avere in mano un prodotto professionale.
Il dock multifunzionale, che pesa 72 grammi, non è solo un accessorio ma parte integrante dell’ecosistema. Il suo schermo OLED da 1,96 pollici con risoluzione 314×556 pixel offre una qualità visiva superiore rispetto alla maggior parte dei competitor. La luminosità massima di 800 cd/m² garantisce leggibilità anche in condizioni di forte illuminazione, cosa non scontata per dispositivi di queste dimensioni.
L’unico neo che abbiamo riscontrato durante le tre settimane di test è il surriscaldamento. Durante sessioni di registrazione prolungate, specialmente in 4K, il dispositivo tende a scaldarsi notevolmente. Non è un problema che compromette le prestazioni, ma può rendere scomodo il contatto diretto con la pelle se indossato per lunghi periodi.
Display e interfaccia utente
Il touchscreen OLED del dock merita un capitolo a parte. La sua qualità è sorprendente per un dispositivo di queste dimensioni e di questa fascia di prezzo. I colori sono vividi, il contrasto eccellente e la risposta al tocco immediata. L’interfaccia è stata chiaramente ripensata per sfruttare al meglio lo spazio limitato, con icone ben dimensionate e menu intuitivi.
La possibilità di controllare la fotocamera da remoto attraverso il dock rappresenta un vantaggio significativo rispetto ai competitor. Mentre con altre micro action cam sei costretto a utilizzare lo smartphone per le regolazioni più complesse, qui hai tutto a portata di mano. Il sistema di navigazione è fluido e la disposizione dei controlli logica, anche se inizialmente può richiedere qualche minuto per prendere confidenza.
Durante i test, abbiamo apprezzato particolarmente la funzione di anteprima in tempo reale, che ti permette di inquadrare perfettamente la scena anche quando la fotocamera è posizionata in punti difficili da raggiungere. La qualità dell’immagine sullo schermo è sufficientemente alta da permettere un controllo accurato della composizione.
Qualità foto e video
Ed eccoci al cuore della questione: la qualità d’immagine. Il sensore da 1/1,3 pollici è decisamente sovradimensionato rispetto agli standard del settore per dispositivi di queste dimensioni. La maggior parte delle micro action cam utilizza sensori molto più piccoli, con evidenti limitazioni in termini di gamma dinamica e prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione.
I 13,5 stop di gamma dinamica dichiarati si traducono in una capacità impressionante di gestire situazioni di forte contrasto. Durante i nostri test, la fotocamera ha dimostrato di saper compensare efficacemente i repentini cambi di luminosità – una situazione tipica quando si passa da ambienti esterni molto luminosi a interni più scuri. La modalità D-Log M per il video a 10 bit amplia ulteriormente le possibilità in post-produzione, offrendo una flessibilità che normalmente troveresti solo su dispositivi professionali.

La registrazione 4K a 60fps è fluida e dettagliata, mentre la modalità slow motion 4K a 120fps apre interessanti possibilità creative. Il campo visivo ultra-grandangolare di 143° cattura una porzione d’immagine molto ampia, ideale per riprese immersive in prima persona.
Le prestazioni fotografiche, con una risoluzione massima di 35 megapixel, sono più che adeguate per il target di riferimento. La modalità burst consente di catturare fino a 30 immagini in 3 secondi, utile per non perdere l’attimo perfetto durante azioni dinamiche.
Stabilizzazione e funzionalità
La stabilizzazione RockSteady 3.0 rappresenta uno dei punti di forza assoluti della Osmo Nano. DJI ha raggiunto un livello di maturità tecnologica impressionante in questo campo, e si vede. Durante le riprese a mano libera o in movimento, la compensazione dei movimenti è efficace e naturale, senza quel fastidioso effetto “gelatina” che spesso affligge le stabilizzazioni digitali meno raffinate.
La funzione HorizonBalancing, che mantiene l’orizzonte livellato entro un range di ±30°, è particolarmente utile per riprese in prima persona. Durante i test con la fotocamera montata su cappello durante una sessione di corsa, i risultati sono stati sorprendenti per la naturalezza del movimento compensato.
Le modalità di ripresa automatica aggiungono un livello di comodità notevole. La possibilità di avviare la registrazione con un cenno del capo o toccando il dispositivo rende l’utilizzo davvero “hands-free”, caratteristica fondamentale per un dispositivo pensato per essere indossato.
Autonomia e gestione dei file
L’autonomia dichiarata di 90 minuti per la sola fotocamera e 200 minuti con il dock (in modalità 1080p/24fps) è realistica nei test reali, anche se ovviamente varia sensibilmente a seconda della risoluzione utilizzata e delle condizioni ambientali. La ricarica rapida che porta l’80% di carica in 20 minuti è un dettaglio apprezzabile per chi ha bisogno di riprendere rapidamente le riprese.
Il sistema di trasferimento file via USB 3.1 con velocità fino a 600 MB/s (per la versione da 128GB) è decisamente competitivo. La possibilità di esportare i file direttamente sulla microSD inserita nel dock rappresenta una comodità non indifferente per liberare spazio nella memoria interna senza dover necessariamente passare dal computer.

La memoria interna da 64 o 128GB, a seconda della versione, è adeguata per la maggior parte degli utilizzi, anche se per sessioni molto lunghe potrebbe rendersi necessario l’utilizzo di memory card aggiuntive.
Quanto costa DJI Osmo Nano?
La DJI Osmo Nano non è una action cam tradizionale, e questo è evidente fin dal primo utilizzo. È un dispositivo pensato per chi vuole sperimentare prospettive creative nuove, per content creator alla ricerca di qualcosa di diverso dal solito punto di vista “elmetto + discesa mozzafiato”.
Il prezzo di 279 euro per la versione da 64GB non la rende accessibile a tutti, ma considerando la qualità costruttiva, le prestazioni del sensore e l’unicità del sistema magnetico con dock multifunzionale, il rapporto qualità-prezzo appare equilibrato. La verità è che difficilmente troverete sul mercato una combinazione così particolare di compattezza, qualità d’immagine e versatilità di montaggio. La versione da 128 GB costa 309 euro.
Senza troppi giri di parole, la Osmo Nano è consigliabile se state cercando una action cam per utilizzi creativi e non convenzionali. Se invece il vostro scopo è documentare avventure sportive estreme con la massima robustezza possibile, probabilmente è meglio orientarsi verso soluzioni più tradizionali, come DJI Osmo Action. Il surriscaldamento durante utilizzi prolungati rimane l’unica vera criticità riscontrata, ma non tale da compromettere l’esperienza d’uso complessiva.