
occhio allo smartphone o sbagli orario (mistergadget.tech)
Manca poco all’introduzione dell’ora solare ed è importante sottolineare come ci siano una serie di cambiamenti in corso d’opera.
Le lancette andranno poste un’ora indietro, come di consueto ogni anno. Tuttavia, il vero cambiamento è che quest’anno torneremo all’ora solare prima rispetto a quanto accaduto un anno fa. Non si tratta di un vero e proprio regolamento modificato, quanto piuttosto di una convenzione dovuta al calendario: nel 2025 l’ultima domenica del mese di ottobre sarà il 26, invece del 27 come accaduto l’anno scorso. Di conseguenza, porteremo le giornate a 24 ore con un giorno di anticipo a dover cambiare orario.
Il passaggio dall’ora legale all’ora solare verrà quindi effettuato nella notte di sabato 25, alle 3 del mattino, come sempre. È un cambiamento a cui siamo abituati: il sole tramonta prima, avremo minori ore di luce e ovviamente i ritmi della giornata andranno rimodulati. È un momento che segna un po’ l’avviarsi verso il periodo invernale, con meno ore di sole, ma è anche un giorno in cui per molti si potrà dormire un’ora in più. L’introduzione dell’ora legale seguirà in primavera, nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo.
Ora solare 2025: cosa cambia quest’anno
Una variazione importante che ha però delle ripercussioni anche dal punto di vista tecnologico. Molti credono che nella maggior parte dei casi i dispositivi tecnologici procedano in automatico alla modifica dell’orario. Tuttavia, c’è una variazione di cui dobbiamo tenere conto, perché non tutti abbiamo l’impostazione dell’orario automatizzato, pur avendo magari dei telefoni di ultima generazione.

Nelle impostazioni del dispositivo, sia che si tratti di iPhone che di Android, abbiamo la possibilità di trovare la voce “Data e ora”. Aprendo questo spazio, abbiamo un servizio di personalizzazione che ci chiede come vogliamo usare data e ora: se in automatico, sfruttando quelle fornite direttamente dalla rete, se vogliamo usare il fuso orario automatico in base a dove si trova il dispositivo, o se vogliamo usare il fuso orario su posizione (che si aggiorna solo quando attiviamo la posizione).
Alcuni, per dei motivi tecnici, non hanno la data e l’ora impostate in maniera automatizzata in base all’operatore di rete, ma le vanno a impostare manualmente o in base al web. Questa piccola indicazione per alcuni risulta indispensabile, poiché potrebbero esserci delle app, ma anche strumenti abbastanza importanti, che per qualche motivo vanno in conflitto con l’orario del dispositivo e per questo si rende praticamente impossibile usare le applicazioni se non impostando l’orario manualmente. In questo caso, potrebbero non ricordare che poi lo smartphone non farà lo switch automatico, ma che l’orario andrà cambiato manualmente, poiché l’impostazione non è automatizzata. Quindi, coloro che hanno l’ora in base alla rete potranno ricevere in automatico la variazione, gli altri no.