
Messaggio svuotaconto fa tremare gli italiani (mistergadget.tech)
Le frodi online continuano a viaggiare con una certa rapidità e uno dei problemi più incidenti al momento riguarda i messaggi “svuota acconto”.
Potrebbe apparire come un’indicazione banale, ma non è assolutamente così. Infatti, c’è da considerare un dato fondamentale: le truffe online sono cresciute di oltre il 200%. Stiamo parlando, quindi, di valori che sia in senso assoluto sia relativamente agli anni precedenti, sono veramente preoccupanti.
Viene da chiedersi come sia possibile che al giorno d’oggi ci siano questo tipo di problematiche. In realtà, è importante capire non solo in che modo le truffe si diffondono, ma anche come si evolvono nel corso del tempo, sia per utilizzare le tecnologie moderne come, ad esempio, la più volte citata intelligenza artificiale, sia per adattarsi a quelle che sono le necessità del momento: i trend o comunque le abitudini delle popolazioni a seconda chiaramente dei punti in cui vanno a colpire.
Messaggio svuotaconto: qual è il trend del momento a cui fare attenzione
Di recente, un escamotage che è stato più volte utilizzato è quello di inoltrare finti messaggi IT-Alert alla popolazione con l’obiettivo proprio di creare il panico e invogliare l’utente a cliccare. Si tratta di uno schema tanto semplice quanto in realtà efficace, perché è chiaro che le persone, nel momento in cui notano un messaggio di allerta sul dispositivo, conoscendo il servizio IT-Alert ora attivo in Italia, sono spinte ad andare ovviamente nel panico. Questi messaggi, infatti, vengono diramati per questioni importanti che riguardano la cittadinanza, proprio per creare un avviso tempestivo e veloce rivolto a tutti.

In questo caso, è bene specificare che c’è sempre un link di accompagnamento. L’obiettivo non è soltanto far spaventare l’utente, ma proprio spingerlo a cliccare sul link. Poiché molti non sanno che le truffe possono avvenire anche in questo modo, quando ricevono l’allerta sono facilmente spinti a cliccare su quel messaggio. Come sempre, dunque, il problema principale non è solo nella truffa e nella tipologia di approccio che andiamo a descrivere per sollecitare ciò che in questo momento potrebbe potenzialmente colpire gli utenti, ma nel fatto che le truffe si diffondono rapidamente e che molto spesso gli utenti sono ignari delle modalità impiegate. Di conseguenza, si lasciano facilmente mettere in trappola da condizioni che possono variare anche molto rapidamente.
Un tempo, chiaramente, le truffe arrivavano per email con messaggi che erano abbastanza difficili da interpretare come reali: c’erano errori di battitura, errori nei loghi e quindi bastava un po’ di attenzione in più per evitare il peggio. Oggi, complice anche la tecnologia avanzata a disposizione di tutti, purtroppo non è più così. Le truffe sono molto sofisticate e avanzate, risulta veramente difficile riuscire a capire che ci troviamo di fronte a un malvivente. Questo vuol dire che siamo tutti più a rischio, possiamo correre pericoli enormi perché queste truffe non hanno come obiettivo ultimo solo l’aspetto economico, che chiaramente resta sempre una priorità, ma anche quello dei dati personali, che rischiano di danneggiarci in maniera permanente e significativa a lungo termine.