
Friggitrice ad aria, uno studio rivela una sorprendente scoperta (mistergadget.tech)
Negli ultimi anni, la friggitrice ad aria è diventata un punto di riferimento per la cucina anche in Italia.
Poco costosa, semplice e veloce da utilizzare, permette di cuocere prodotti di ogni tipo in tempistiche dimezzate rispetto a quelle tradizionali in forno o in padella. Questo ne spiega il successo, senza contare che è stata pubblicizzata come un prodotto in grado di donare la croccantezza tipica della frittura, ma senza grassi né olio, semplicemente utilizzando l’aria.
Nel tempo, ognuno ha fatto le sue sperimentazioni e si è reso conto più o meno dell’utilità di questo prodotto. Molti non sanno, infatti, che la friggitrice ad aria, pur essendo sul mercato da parecchio tempo, è diventata famosa solo negli ultimi anni, e questo perché, in sostanza, ha rubato la scena al microonde.
Friggitrice ad aria, cosa rivela lo studio
Per anni, c’è stato il dominio assoluto del microonde, che era veloce e permetteva di riscaldare i cibi. Tuttavia, il suo funzionamento, basato sull’agitazione di particelle d’acqua tramite onde elettromagnetiche, non ha mai convinto del tutto. La friggitrice si pone come un prodotto molto più semplice e genuino, basato sul funzionamento dell’aria calda.

Ovviamente, l’attenzione per la friggitrice ad aria è cresciuta, e molti hanno iniziato a chiedersi se fosse un metodo di cottura sano. Uno studio condotto dall’Università di Birmingham ha evidenziato i benefici della friggitrice ad aria, correlandoli con il tema della salute. Cucire contribuisce all’inquinamento domestico, un aspetto che spesso sottovalutiamo. Secondo l’American Lung Association, questo è un dato significativo, considerando che per chi trascorre molto tempo in casa è indispensabile migliorare la qualità dell’aria per non avere ripercussioni sulla salute.
Gli studiosi di Birmingham hanno approfondito le varie tecniche di cottura e hanno rilevato diversi inquinanti emessi dalla frittura in padella, dalla bollitura, dalla cottura ad aria e anche da un semplice “spadellamento”. Vedendo un po’ tutte le tipologie di cottura che utilizziamo nella vita quotidiana, è emerso un dato importante: la friggitrice ad aria ha registrato i livelli più bassi di inquinanti. Le emissioni di particelle sono state di 0,6 microgrammi per metro cubo, contro i 92,9 microgrammi per metro cubo della frittura in padella, che è risultata la peggiore. I composti organici volatili, invece, sono stati di 20 parti per miliardo, contro le 260 parti per miliardo della frittura in padella.
Questo aiuta a capire quanto cucinare con la friggitrice ad aria possa essere benefico da molti punti di vista. È chiaro che, come per ogni altra situazione, non bisogna eccedere né utilizzare in maniera esclusiva questa formula, ma sicuramente i dati ci aiutano a fare chiarezza. Molti hanno temuto che le elevate temperature di cottura della friggitrice ad aria potessero essere dannose, poiché questo strumento cuoce in pochi minuti ad una temperatura elevatissima, anche oltre 200 gradi.
Certo, portare gli alimenti a sbalzi termici di questo tipo non è sempre ottimale dal punto di vista della salubrità. Per questo bisogna utilizzare questa modalità di cottura con correttezza e comprensione, leggendo con attenzione le istruzioni e usandola magari a temperature leggermente inferiori. 170-180 gradi sono più che sufficienti, e aspettare qualche minuto in più non cambia nulla. Lo strumento è versatile, economico da acquistare e, come dimostrano i dati, anche ottimale per il rilascio di particelle nell’aria.