
Il display di TCL Nxtpaper 60 Ultra è il suo elemento distintivo (mistergadget.tech)
Quando molti cominciano a pensare che il mercato degli smartphone abbia raggiunto una fase di stagnazione, ecco l’idea che non ti aspetti. TCL ha deciso di azzardare una strada quasi inedita con il nuovo Nxtpaper 60 Ultra, uno smartphone che sfida le convenzioni con il suo display e-ink ibrido.
La verità è che mentre tutti inseguono i refresh rate sempre più elevati e la luminosità stratosferica, qualcuno ha pensato che forse era il momento di ragionare sull’esperienza d’uso quotidiana. TCL non è certo un nome che fa tremare Samsung o Apple, ma negli ultimi anni ha dimostrato di saper innovare proprio dove gli altri non osano. Questo NXTPaper rappresenta un esperimento coraggioso: unire la versatilità di Android con i benefici dell’e-ink, tecnologia che conosciamo principalmente dagli e-reader.
+ Display innovativo
+ Custodia a libro inclusa
+ Prezzo online competitivo
– Fotocamera migliorabile
– Modalità e-ink richiede adattamento
Indice
Un mattone intelligente che non si vergogna delle sue forme
TCL Nxtpaper 60 Ultra non è uno smartphone per chi cerca la sottigliezza. Con i suoi 8,8 millimetri di spessore e 214 grammi di peso, questo dispositivo ha le dimensioni di un piccolo mattone tecnologico. La sensazione in mano è quella di impugnare qualcosa di sostanzioso, che trasmette solidità ma che al tempo stesso ti ricorda costantemente la sua presenza in tasca.

La scelta progettuale più curiosa riguarda la custodia a libro inclusa nella confezione. TCL ha pensato bene di fornire una cover che trasforma lo smartphone in una sorta di taccuino, proteggendo completamente il display quando chiuso. Questa soluzione risolve brillantemente il problema del trasporto: invece di infilare il telefono in tasca dove diventa ingombrante, lo si può portare in borsa o zaino come fosse un quaderno. È una filosofia d’uso completamente diversa, che presuppone un approccio meno frenetico all’interazione con il dispositivo.

Il frame è realizzato in plastica di buona qualità, mentre il retro presenta una finitura che non attira impronte ma che non riesce a nascondere completamente la natura economica dei materiali. La costruzione è solida, senza scricchiolii o flessioni anomale, ma non aspettatevi la raffinatezza premium dei flagship. I tasti fisici rispondono bene, il jack audio da 3,5mm è presente e gradito, mentre la porta USB-C supporta ricariche non particolarmente veloci ma sufficienti per le esigenze del dispositivo.
La doppia personalità di uno schermo rivoluzionario
Il cuore pulsante del TCL Nxtpaper 60 Ultra è senza dubbio il suo display da 6,78 pollici che può commutare tra modalità LCD tradizionale e e-ink. La tecnologia Nxtpaper promette di combinare il meglio dei due mondi, ma la realtà è più sfumata. In modalità LCD, il pannello offre colori vivaci e una luminosità adeguata per l’uso quotidiano, anche se non raggiunge i picchi di brillantezza dei display OLED premium.
Il vero protagonista emerge quando si attiva la modalità e-ink. Qui la magia dell’assenza di retroilluminazione trasforma l’esperienza d’uso in qualcosa di completamente diverso. Leggere articoli, libri o documenti diventa un piacere per gli occhi, specialmente durante le sessioni prolungate. La mancanza di sfarfallio e l’aspetto simile alla carta stampata riducono significativamente l’affaticamento visivo.

Però, bisogna tenere conto del fatto che uilizzare Android in modalità e-ink richiede un adattamento mentale importante. Le animazioni diventano scattose, il refresh dello schermo è visibile e molte app non sono ottimizzate per questo tipo di visualizzazione. La navigazione nell’interfaccia diventa più meditativa, meno istintiva. È un compromesso che non tutti saranno disposti ad accettare, ma per chi riesce ad adattarsi, i benefici in termini di autonomia sono impressionanti.
La qualità dell’e-ink non raggiunge i livelli dei migliori Kindle, ma rappresenta un buon compromesso considerando la necessità di mantenere anche le funzionalità LCD. I contrasti sono buoni, la leggibilità sotto la luce solare è eccellente, mentre al buio diventa necessario affidarsi alla retroilluminazione frontale integrata.
Prestazioni da meditazione digitale
Le prestazioni del TCL Nxtpaper 60 Ultra riflettono chiaramente il suo posizionamento di fascia media. Il processore Mediatek Dimensity 7400, pur non essendo una scheggia, gestisce discretamente le operazioni quotidiane. Le app si aprono senza drammi, il multitasking di base funziona, ma non aspettatevi miracoli con i giochi più pesanti o l’editing video impegnativo.
La vera differenza la fa la modalità display utilizzata. In e-ink, anche le operazioni più semplici rallentano notevolmente, trasformando l’interazione in un’esperienza più riflessiva. Aprire un’app diventa un gesto deliberato piuttosto che un impulso. Questo può essere frustrante per chi è abituato alla reattività immediata degli smartphone moderni, ma può anche rappresentare un modo più consapevole di utilizzare la tecnologia.

Il software presenta alcune ottimizzazioni specifiche per sfruttare al meglio la doppia natura del display. Ci sono profili predefiniti che automatizzano il passaggio tra le modalità in base al tipo di contenuto, anche se spesso è preferibile gestire manualmente la commutazione per ottenere l’esperienza migliore. L’interfaccia Android rimane sostanzialmente stock, con alcune personalizzazioni discrete che non stravolgono l’esperienza d’uso.
La gestione della memoria è adeguata per un uso normale, anche se si notano alcuni rallentamenti quando si tengono aperte molte applicazioni contemporaneamente. La verità è che questo smartphone chiede di ripensare le proprie abitudini d’uso più che di adattarsi alle nostre aspettative tradizionali.
Quello che non abbiamo ancora detto è che per effettuare la commutazione c’è un pulsante dedicato, un selettore che può essere utilizzato in due modi differenti: si può scegliere di assegnare una specifica modalità quando si alza il selettore, oppure di volta in volta sfruttare una delle opzioni disponibili.
Fotografie da compromesso accettabile
Il comparto fotografico rappresenta probabilmente l’aspetto più tradizionale e, diciamolo francamente, il più migliorabile del TCL Nxtpaper 60 Ultra. La fotocamera principale da 50 MP offre risultati accettabili in condizioni di luce favorevoli, ma mostra rapidamente i suoi limiti quando le condizioni diventano più impegnative.
Di giorno, con illuminazione abbondante, le foto presentano colori naturali e un dettaglio sufficiente per i social media e la condivisione casuale. La messa a fuoco è generalmente accurata, anche se non particolarmente veloce. I ritratti beneficiano di un effetto bokeh artificiale che, pur non raggiungendo la naturalezza dei flagship, offre risultati utilizzabili.

Il vero problema emerge con la luce scarsa. Il rumore digitale aumenta rapidamente, i dettagli si perdono e i colori tendono a diventare spenti. La modalità notturna cerca di compensare con tempi di esposizione più lunghi, ma i risultati rimangono lontani dalle aspettative moderne.
Lo zoom da 50 MP e il grandangolo da 8 MP seguono lo stesso schema di comportamento.
La fotocamera frontale da 32 MP segue lo stesso copione: adeguata per videochiamate e selfie occasionali, ma niente di più.
Il video si ferma al 4K a 30fps, con stabilizzazione elettronica che fa il suo lavoro senza eccellere. Per un utilizzo sporadico va bene, ma chi cerca qualità fotografica superiore dovrà necessariamente guardare altrove. È chiaro che TCL ha concentrato i propri sforzi sull’innovazione del display piuttosto che sulla fotografia, una scelta comprensibile ma che limita l’appeal del dispositivo.
L’autonomia che rivoluziona le abitudini
Ecco dove il TCL Nxtpaper 60 Ultra rivela il suo asso nella manica. L’autonomia di questo smartphone può variare drasticamente a seconda della modalità display utilizzata, trasformandosi da un’esperienza normale a qualcosa di straordinario.
In modalità LCD tradizionale, la batteria da 5200mAh garantisce una giornata piena di utilizzo intenso, con margini per arrivare comodamente al secondo giorno con un uso più moderato. Sono valori nella norma per smartphone di questa categoria, senza particolari sorprese in positivo o negativo.

La magia accade quando si passa alla modalità e-ink. Qui l’autonomia si estende incredibilmente, avvicinandosi davvero a quella settimana di utilizzo che sembrava impossibile negli smartphone moderni. Leggere libri, consultare documenti, navigare tra le impostazioni diventa un’attività che consuma energia in modo quasi impercettibile. È un’esperienza liberatoria per chi è stufo di dover ricaricare il telefono ogni sera.
La ricarica avviene attraverso un caricatore da 18W incluso nella confezione. Non è velocissima per gli standard attuali, ma considerando l’autonomia estesa, diventa un problema minore. Il tempo di ricarica completa si aggira intorno alle due ore, un compromesso ragionevole.
Il vero beneficio sta nella possibilità di utilizzare lo smartphone per giorni interi dedicandosi principalmente alla lettura o alla consultazione di contenuti testuali, sapendo di avere sempre energia sufficiente. È una libertà che ridefinisce il rapporto con la ricarica quotidiana.
TCL Nxtpaper 60 Ultra è un buon acquisto?
Il TCL Nxtpaper 60 Ultra rappresenta un esperimento coraggioso in un mercato che ha disperatamente bisogno di innovazione vera. La sua proposta è chiara: sacrificare alcuni aspetti tradizionali degli smartphone per offrire un’esperienza d’uso completamente diversa, centrata sulla lettura e su un rapporto più consapevole con la tecnologia.
Le dimensioni importanti e il peso non indifferente lo rendono inadatto a chi cerca praticità e maneggevolezza. Le prestazioni fotografiche deludenti escludono chi fa della fotografia mobile una priorità. Tuttavia, per chi riesce ad abbracciare la filosofia del device, i benefici sono tangibili: autonomia straordinaria, comfort visivo incomparabile per la lettura e un approccio più rilassato all’interazione digitale.
Il prezzo fa la differenza. A oltre 500 euro diventa difficile da consigliare, ma intorno ai 399 euro che si trovano online, il rapporto qualità-prezzo diventa interessante per una nicchia specifica di utenti. È lo smartphone perfetto per chi legge molto, lavora principalmente con testi e documenti, e vuole liberarsi dall’ansia della batteria scarica.
