
Altro che USB e hard disk, arriva il vetro indistruttibile (mistergadget.tech)
Salvare i file è una necessità che accomuna tutti, su qualunque dispositivo. Questa esigenza riguarda sia i computer, sia gli smartphone, i tablet e gli altri strumenti di uso quotidiano.
Oggi abbiamo a disposizione moltissime opzioni, alcune delle quali in passato erano difficili da reperire o avevano costi proibitivi. Attualmente, invece, si trova tutto a un prezzo accessibile a tutti, un dato importante che offre facilità d’uso e possibilità di scelta.
Sappiamo che tra gli strumenti più utilizzati ci sono le chiavette USB. Ormai costano pochi euro, offrono tanti gigabyte di spazio e sono molto facili da usare. Oggi ne esistono anche con l’ingresso USB-C o che si trasformano da USB classica a USB-C, consentendo il collegamento sia con il computer sia con altri dispositivi, come gli smartphone.
Ci sono poi strumenti più tecnici, o comunque pensati per avere una capienza maggiore, come gli hard disk, anche se ormai sono prodotti piccolissimi con una memoria incredibile. Meno gettonate rispetto al passato ma comunque comode sono le schede di memoria, perché sono leggerissime, piccole e maneggevoli.
Project Silica: il futuro dell’archiviazione dati
Per quanto riguarda la memorizzazione dei dati, esiste un progetto molto interessante chiamato Project Silica. Secondo i dati che circolano da tempo, si tratterebbe del lavoro di Microsoft di approcciare a un nuovo prodotto per l’archiviazione dei dati.

Microsoft è partita dall’idea dei singoli negativi fotografici, conservati su lastre di vetro, e ha iniziato a comprendere come sfruttare questa capacità di conservazione dei file su un prodotto che di fatto è indistruttibile. Si tratta di un materiale sostenibile, non pericoloso e facilmente reperibile. Uno dei principali problemi con gli attuali strumenti di archiviazione è che, dopo un po’ di tempo, iniziano a presentare problemi di funzionamento e usura.
“L’archiviazione su vetro ha il potenziale per diventare un’opzione più economica perché i dati vengono scritti sul vetro una sola volta. I laser a femtosecondi, che emettono impulsi ottici ultracorti e sono comunemente utilizzati nella chirurgia LASIK, modificano permanentemente la struttura del vetro, consentendo la conservazione dei dati per secoli” spiegano circa il progetto.
In questo caso, invece, parliamo di una piccolissima lastra di vetro che è molto resistente e non va incontro a usura, ma soprattutto può contenere diversi terabyte di dati, offrendo una possibilità di archiviazione praticamente infinita. Diversi gruppi hanno lavorato e parlato di queste ricerche e del progetto. In particolare, il team di Project Silica ha sfruttato questa tecnologia utilizzando lastre di vetro a base di silice.
L’archivio è al momento una progettazione per il futuro, ma è sicuramente un dato interessante. Non solo risponde a un’esigenza crescente degli utenti di avere più spazio su qualunque prodotto, ma offre anche uno strumento maneggevole, facile da usare e che duri per sempre.