
Le parole di Bill Gates - Foto Fb @BillGates (mistergadget.tech)
Quando si parla di innovazione, tecnologia e futuro è impossibile non fare attenzione a quelle che sono le parole e gli interventi dei big del settore.
Durante un’apparizione al Tonight Show di Jimmy Fallon, il co-fondatore di Microsoft ha lanciato una previsione che ha fatto discutere: in meno di un decennio, grazie all’intelligenza artificiale (IA) e l’impatto che questa potrebbe avere sul lavoro, sulla gestione ma anche sugli orari.
Gates sostiene che il rapido progresso tecnologico renderà obsolete molte delle attività lavorative tradizionali. Questo non significa che il lavoro scomparirà, ma che la sua natura e la sua struttura cambieranno radicalmente. L’interazione tra esseri umani e macchine diventerà sempre più predominante, e in molti settori, “gli esseri umani non saranno più necessari per la maggior parte delle cose”.
Bill Gates e la previsione che spaventa
Questa rivoluzione non risparmierà nessun campo, ma secondo Gates avrà l’impatto maggiore in settori come la sanità e l’istruzione. L’IA, con la sua capacità di analizzare dati complessi e apprendere autonomamente, potrebbe offrire diagnosi mediche più precise e percorsi educativi personalizzati.

Il potenziale dell’IA in sanità è enorme. Gates ha evidenziato come questa tecnologia potrebbe diventare un’arma fondamentale nella lotta contro malattie come Alzheimer, malaria e HIV. Analizzando i dati clinici e prevedendo le tendenze sanitarie, l’IA potrebbe non solo migliorare le diagnosi, ma anche ottimizzare le cure, rendendole più efficaci e accessibili. Immaginate un futuro in cui l’assistenza medica di alta qualità sia disponibile a tutti, ovunque e in qualsiasi momento, a costi più bassi.
Anche il mondo dell’istruzione è destinato a subire una profonda trasformazione. L’IA potrebbe fornire strumenti di apprendimento su misura per ogni studente, adattandosi al suo ritmo e stile di apprendimento. Le aule tradizionali potrebbero cedere il passo a piattaforme virtuali, dove il sapere è a portata di mano sempre.
L’idea di una settimana lavorativa di due giorni come descritta da Gates è allettante, ma porta con sé delle sfide importanti. Se l’automazione ridurrà drasticamente il numero di posti di lavoro in molti settori, come garantiremo il sostentamento di coloro che verranno rimpiazzati? Sarà fondamentale ripensare a un mondo che si basi su queste novità, senza escludere di fatto l’apporto dell’uomo che resta comunque determinante.
Sicuramente la società cambierà con il variare delle condizioni, come dopotutto è sempre stato. Quindi non bisogna avere il terrore che qualcosa emerga e cambi per sempre le nostre vite perché è già successo. Per un lavoro che sparirà ne sorgeranno degli altri a cui sicuramente oggi non pensiamo.