
Nothing Ear 3 introducono un case in alluminio (mister gadget.tech)
Gli auricolari true wireless non mancano certo di scelta, eppure Nothing continua a ritagliarsi un ruolo particolare. Con i nuovi Nothing Ear 3, il brand londinese lanciato nel 2020 dimostra ancora una volta che design e tecnologia possono convivere in un equilibrio curioso, fatto di trasparenze, metallo e qualche trovata insolita. La vera novità? Una custodia che non serve solo a ricaricare, ma diventa un vero accessorio di comunicazione.
+ Suono potente, bassi profondi
+ Super Mic nella custodia
+ Cancellazione del rumore adattiva
+ App Nothing X completa
+ Ricarica rapida e wireless
– Alcune funzioni esclusive smartphone Nothing
– Autonomia buona ma non al top
Indice
Design e materiali
Nothing ha sempre usato il design come leva di differenziazione e con Ear 3 alza ulteriormente l’asticella. Le capsule mantengono la classica trasparenza che lascia intravedere circuiti e componenti interni, ma si arricchiscono di inserti in metallo lucido. L’effetto è pulito e contemporaneo, con una sensazione di robustezza che mancava nelle versioni precedenti.

Il vero salto di qualità, però, lo si trova nella custodia di ricarica, ora realizzata in alluminio riciclato e rifinita con processi di precisione che la rendono compatta, resistente e sorprendentemente premium al tatto. Oltre all’estetica, la custodia integra una piccola rivoluzione: un micro-altoparlante, un LED di stato e un tasto chiamato Talk. Questi elementi trasformano l’astuccio in un sistema vivavoce portatile, capace di catturare la voce e inviarla allo smartphone. Un’idea tanto originale quanto inaspettata.
Specifiche tecniche
Dal punto di vista hardware, i Nothing Ear 3 montano driver dinamici da 12 mm con una nuova membrana che unisce rigidità e leggerezza. La risposta in frequenza arriva fino a 40 kHz, il che significa compatibilità con audio ad alta risoluzione, soprattutto se si usa il codec LDAC.
Ogni auricolare integra tre microfoni MEMS e un sensore a conduzione ossea, che rileva le vibrazioni della mascella per migliorare la cattura della voce. La cancellazione attiva del rumore raggiunge i 45 dB, adattandosi in tempo reale all’ambiente circostante e monitorando anche eventuali perdite di isolamento dovute alla vestibilità. La certificazione IP54 li protegge da polvere, sudore e pioggia leggera, rendendoli adatti a un uso quotidiano senza troppe preoccupazioni.

Il Bluetooth 5.4 garantisce stabilità e bassa latenza, con supporto a Fast Pair su Android e Swift Pair su Windows. In confezione si trovano tre paia di gommini in silicone, un cavo USB-C e il manuale, in linea con la filosofia di packaging senza plastica dell’azienda.
Qualità audio in ascolto musica
La parte più attesa di ogni auricolare è ovviamente il suono. I Nothing Ear 3 offrono bassi più corposi rispetto al passato, grazie a un driver più grande e a una gestione dinamica che enfatizza le frequenze basse senza farle distorcere. Non sono cuffie da audiofilo puro, ma restituiscono un suono piacevole e d’impatto, perfetto per generi come elettronica, hip hop o pop.

Le frequenze medio-alte risultano più presenti rispetto alla generazione precedente, con voci e strumenti che emergono in modo netto dal mix. Questo dettaglio potrebbe piacere molto a chi apprezza un suono brillante, anche se in certi casi rischia di diventare un po’ affaticante. L’app Nothing X permette comunque di intervenire con un equalizzatore a 8 bande, offrendo margini di personalizzazione molto ampi.
La scena sonora è ampia, grazie anche all’introduzione dell’audio spaziale statico, che non ruota con la testa ma regala comunque un effetto tridimensionale nelle colonne sonore dei film e nei brani ben registrati.
Qualità audio in chiamata
Uno dei punti di forza di questi auricolari è la resa nelle telefonate. Grazie alla combinazione di microfoni e al sensore VPU a conduzione ossea, la voce viene isolata dai rumori di fondo in maniera efficace. Il vento, da sempre nemico degli auricolari, viene attenuato fino a 25 dB, consentendo conversazioni stabili anche all’aperto.

La vera chicca è però il già citato Super Mic integrato nella custodia: basta tenerla vicino alla bocca e premere il tasto Talkper trasformarla in un microfono direzionale. In pratica si può usare la custodia come se fosse un piccolo walkie-talkie, con la voce che passa attraverso i microfoni MEMS interni. Non è pensato per sostituire del tutto i microfoni degli auricolari, ma in ambienti molto rumorosi diventa una soluzione sorprendentemente utile.
Applicazione di gestione
Gli auricolari Nothing Ear 3 si gestiscono tramite l’app Nothing X, che offre un set di funzioni piuttosto ricco. Qui si può eseguire un test dell’udito per creare un profilo personalizzato, salvare equalizzazioni su misura e persino condividerle tramite QR code. È possibile attivare o disattivare la connessione simultanea a due dispositivi, localizzare gli auricolari smarriti, aggiornare il firmware e modificare i comandi a pressione sugli steli.

Interessante anche l’integrazione con ChatGPT, disponibile se abbinati a uno smartphone Nothing: con un doppio pinch sugli auricolari o una pressione sul tasto Talk della custodia, si richiama direttamente l’assistente AI. Una scelta che rafforza l’identità di ecosistema dell’azienda, pur rimanendo accessoria per chi usa telefoni di altri marchi.
Chi preferisce non complicarsi la vita può semplicemente usare gli Ear 3 senza mai aprire l’app: funzionano subito, con cancellazione attiva del rumore e comandi base già pronti.
Batteria
La batteria degli Ear 3 è stata migliorata sensibilmente rispetto al modello precedente. Ogni auricolare ospita una cella da 55 mAh, mentre la custodia offre 500 mAh complessivi. Con la cancellazione del rumore attiva si ottengono circa 5 ore e mezza di autonomia continua, che salgono fino a 22 ore includendo la custodia. Disattivando l’ANC si arriva a 10 ore di uso continuo e 38 ore totali, valori più che sufficienti per la maggior parte degli scenari.
C’è anche la ricarica rapida: dieci minuti collegati via USB-C bastano per ottenere fino a 10 ore di utilizzo combinato tra auricolari e custodia. Non manca il supporto alla ricarica wireless, ormai un requisito indispensabile per chi non vuole dipendere sempre dai cavi.
Che faccio, li compro?
I Nothing Ear 3 sono auricolari che puntano a distinguersi, e ci riescono bene. Hanno un design unico, materiali più pregiati e un’idea innovativa come il Super Mic nella custodia, che porta un po’ di freschezza in un settore ormai saturo di copie. Dal punto di vista del suono, offrono bassi convincenti e alti brillanti, anche se in certi casi un po’ troppo aggressivi. La gestione delle chiamate è eccellente, con voci sempre chiare anche nei contesti più rumorosi.
Non sono perfetti: la resa sonora riflette un gusto particolare che non piacerà a tutti, e alcune funzioni come l’integrazione con ChatGPT hanno senso solo per chi ha già uno smartphone Nothing. Ma nel complesso, restano tra i modelli più originali oggi sul mercato, capaci di offrire molto di più del solito paio di auricolari true wireless.
Manca solo di scoprire il prezzo ufficiale di 179 €, che rappresenta un ottimo equilibrio prezzo prestazioni rispetto a molti altri prodotti che sono collocati sul mercato: certo, se pensiamo alla prima versione, che venne proposta a 99 €, il salto in avanti e quantico, ma la verità è che quel prezzo promozionale, per entrare sul mercato era insostenibile nel lungo periodo.
Anche con questo posizionamento più ambizioso, Nothing Ear (3) restano una proposta estremamente interessante.
