
Truffa, colpiti migliaia di utenti in Italia: cosa bisogna fare (mistergadget.tech)
Il rientro a scuola inizia con il piede sbagliato, c’è una truffa che sta colpendo migliaia di italiani e purtroppo prende di mira le famiglie.
Ancora una truffa, ma questa volta con una veste un po’ insolita rispetto al solito. Stiamo parlando sempre di phishing che sta prendendo di mira milioni di utenti attraverso Google Classroom. La scoperta è stata fatta dai ricercatori di sicurezza di Check Point, questi ne hanno dato notizia mediante apposito comunicato stampa.
Google torna al centro dell’attenzione per gli utenti ma questa volta con dettagli differenti. Abbiamo letto come ci siano stati alcuni problemi per l’azienda, per la violazione dati e quindi per email fraudolente ricevute con Gmail. In questo caso però si parla di un attacco differente, di qualcosa di non direttamente legato alla vicenda.
La truffa del rientro a scuola colpisce le famiglie
Gli aggressori sfruttano la fiducia che gli utenti ripongono nei servizi Google, in particolare in Google Classroom, una piattaforma che in sostanza serve a connettere insegnanti e studenti. Invece di inviti a classi virtuali, gli utenti ricevono inviti fasulli contenenti offerte commerciali di vario genere, dalla rivendita di prodotti a servizi di vario tipo che servono a stimolare il click facile e quindi generano un errore che avviene da parte dei giovani, delle famiglie o proprio degli insegnanti.

“Google Classroom è progettato per mettere in contatto insegnanti e studenti attraverso inviti a partecipare a classi virtuali. Gli aggressori hanno sfruttato questa fiducia inviando inviti fasulli che contenevano offerte commerciali non correlate, che andavano dalla rivendita di prodotti ai servizi SEO”, hanno spiegato gli esperti del settore che invitano appunto a fare attenzione a tutti coloro che lo utilizzano ma anche a chi potrebbe essere spinto dalla curiosità.
Un dettaglio interessante emerso dall’indagine di Check Point è che queste e-mail fraudolente indirizzano le vittime a contattare un numero di telefono WhatsApp, dove si nascondono i truffatori. Il successo di questo tipo di attacco si basa sul fatto che i sistemi di sicurezza tendono a considerare affidabili i messaggi che provengono da servizi Google legittimi, rendendo più facile per gli hacker aggirare le difese.
Come sempre l’unica vera arma è la prevenzione che passa attraverso una corretta informazione, per tutti. Dai giovani agli adulti, anche per gli specialisti e per chi si occupa dell’insegnamento, in questi casi. Tutti devono conoscere i pericoli celati e al contempo come agire. In caso di problemi già avvenuti, quindi di truffe che sono state effettuate, è indispensabile rivolgersi alla Polizia Postale.