
Google Pixel 10 prestazioni processore (mistergadget.tech)
Google Pixel 10 Pro con Tensor G5 realizzato da TSMC supera i test di autonomia contro iPhone 16 Pro e Galaxy S25. Ecco i risultati completi.
Con la serie Pixel 10, Google ha introdotto per la prima volta un processore realizzato da TSMC, il Tensor G5, progettato per migliorare radicalmente l’efficienza energetica dei suoi smartphone. I primi test comparativi mostrano che il passo avanti c’è, e non è affatto marginale: in termini di autonomia, i nuovi Pixel riescono finalmente a competere con rivali storicamente più solidi come iPhone e Galaxy.
Google Pixel 10 Pro: test di confronto con i principali rivali
Per valutare i progressi concreti, un test indipendente ha messo a confronto il Pixel 10 Pro con iPhone 16 Pro e Galaxy S25, tre top di gamma basati su chip di ultima generazione prodotti a 3 nanometri da TSMC.
Le condizioni della prova erano uniformi: display calibrati a 200 nit, luminosità automatica disattivata e, nel caso del Pixel, risoluzione forzata a 1080p per livellare il campo di gioco. Le differenze principali riguardano le batterie integrate:
- Galaxy S25: 4.000 mAh
- Pixel 10 Pro: 4.870 mAh
- iPhone 16 Pro: 3.582 mAh
A parità di carico, il Pixel partiva dunque con un vantaggio di capacità, ma ciò che conta è la resa effettiva in condizioni di stress.
Registrazione video e temperature
La prima parte del test prevedeva un’ora di registrazione 4K a 60 fps, scenario tra i più impegnativi per qualsiasi smartphone. È stato proprio il Galaxy a sorprendere in negativo: con il suo Snapdragon 8 Elite ha perso il 22% di batteria, facendo registrare la temperatura più alta, ben 44,9 °C.
Meglio hanno fatto Pixel e iPhone, entrambi con un calo del 15%. Il Pixel si è stabilizzato a 41,7 °C, mentre l’iPhone ha fatto ancora meglio con 40,8 °C, confermando la solidità del chip A18 Pro e la tradizionale ottimizzazione hardware-software di Apple.
Prestazioni negli altri scenari
Quando la prova si è spostata su attività meno intensive, come l’uso dei social network, il Pixel ha mostrato qualche difficoltà in più nella gestione termica rispetto agli altri due concorrenti. Tuttavia, con la riproduzione su YouTube ha ribaltato la situazione, riuscendo a ottenere risultati migliori sia in termini di consumo che di stabilità.
Sommando tutte le prove, il Pixel 10 Pro ha chiuso in prima posizione complessiva, davanti a iPhone 16 Pro e Galaxy S25. Un risultato che segna un traguardo importante: per la prima volta, un Pixel riesce a superare il dispositivo di riferimento per efficienza energetica nel mondo smartphone.
È bene sottolineare che il test ha coinvolto il Galaxy S25 base, dotato di batteria più piccola rispetto al modello S25 Plus, che monta una cella da 4.900 mAh. Con questo scenario, i ruoli al vertice potrebbero facilmente invertirsi. Ciononostante, il dato rimane significativo perché mostra i progressi concreti di Google dopo anni in cui i Pixel erano penalizzati da una gestione energetica non ottimale.
Il nuovo Tensor G5 non solo garantisce maggiore autonomia, ma riesce anche a contenere l’aumento delle temperature in attività intensive, evitando quei fastidiosi messaggi di surriscaldamento che hanno accompagnato i modelli precedenti.
Un Pixel finalmente equilibrato
Storicamente i Pixel sono stati progettati come smartphone “intelligenti”, puntando su fotografia computazionale e funzioni software avanzate più che sulla pura potenza. Con la serie 10, però, Google sembra aver raggiunto un equilibrio: autonomia migliorata, temperature sotto controllo e funzionalità AI di nuova generazione rendono l’esperienza più completa.
Gli utenti non devono più scegliere tra smart features e durata della batteria: il Pixel 10 Pro dimostra che è possibile avere entrambe. Un passo che potrebbe ampliare il pubblico di riferimento, convincendo anche chi finora aveva guardato ai Pixel con diffidenza per via dei compromessi tecnici.
Il debutto del Tensor G5 prodotto da TSMC segna un punto di svolta per Google. Nei test pratici il Pixel 10 Pro non solo regge il confronto con iPhone 16 Pro e Galaxy S25, ma riesce a superarli in autonomia complessiva, confermando che il problema cronico di efficienza è stato finalmente affrontato.
Il futuro dirà se questa sarà la base per un ulteriore salto qualitativo con le prossime generazioni. Per ora, però, i Pixel 10 possono vantare un titolo che in passato sembrava irraggiungibile: top di gamma capaci di coniugare intelligenza e resistenza.