
Nessuno se ne rende conto ma è un disastro annunciato (mistergadget.tech)
Di truffe sviluppate con intelligenza artificiale si parla sempre più spesso, ma risulta veramente complesso quello che sta accadendo al momento.
Sappiamo che ci sono, sempre con maggiore criticità, una serie di truffe che circolano online e che vengono diffuse praticamente con qualunque sistema disponibile. Quello però che è ancora difficile da comprendere appieno è come queste possano diventare subito pericolose, soprattutto quando chiaramente riguardano la vita di tutti i giorni.
Uno dei problemi recenti, una truffa nuova che utilizza l’intelligenza artificiale, riguarda proprio coloro che prenotano le vacanze. È accaduto un fatto inquietante ai danni di un utente che aveva prenotato un luogo dove potersi recare in vacanza.
La truffa che spaventa gli utenti di tutto il mondo
Un’insegnante, infatti, aveva utilizzato la piattaforma Airbnb. La donna ha soggiornato presso la struttura e ha deciso, a un certo punto della sua vacanza, di lasciare la stessa perché si trovava all’interno di un’area non congrua alle sue esigenze, ritenuta non perfettamente sicura per muoversi.

Una volta che questo era stato fatto però, c’è stato un problema: la persona in questione infatti ha segnalato la donna dicendo che questa aveva causato dei danni ingenti all’appartamento, allegando una serie di fotografie a riprova delle sue dichiarazioni. Tra gli oggetti danneggiati c’erano diversi prodotti in casa: robot aspirapolvere, TV, microonde, condizionatore, per un totale di 12.000 euro complessivi. La piattaforma, dunque, chiedeva alla stessa un rimborso di oltre 5.000 euro.
La donna a quel punto ha fatto scattare l’allarme, poiché non aveva procurato alcun danno all’interno dell’immobile ed era quindi rimasta sorpresa dalla dichiarazione del proprietario. A quel punto però ha cercato di capire che cosa stesse accadendo e perché quello che veniva tra l’altro definito come “Superhost”, quindi una persona attendibile che lavorava da tempo sulla piattaforma, stava condividendo informazioni di questo tipo.
La donna ha scelto quindi di raccogliere una serie di prove e testimonianze e ha definito quelle immagini come “alterate con l’intelligenza artificiale”. Secondo l’ospite, infatti, c’erano dei segni visibili di editing che erano stati intrapresi, quindi delle immagini falsificate che erano state effettuate con l’intelligenza artificiale.
Alla fine, dopo settimane, la donna ha ottenuto un rimborso completo circa il suo soggiorno, la rimozione della recensione negativa che il proprietario aveva lasciato sul suo profilo e le scuse di Airbnb. La storia è stata raccontata completamente al The Guardian da parte della donna interessata, che ha voluto sollevare la questione non soltanto per far conoscere quello che era accaduto, ma anche soprattutto per ufficializzare quello che sta succedendo, cioè come l’intelligenza artificiale, anche in maniera molto facile (quindi non più per tecnici ed esperti, ma alla portata di tutti in forma gratuita), può essere utilizzata non soltanto per cose positive e per magari ritoccare le foto e i video delle vacanze, ma anche purtroppo per mettere in scena delle truffe molto pesanti.