
Utenti nel panico, duro colpo Google (mistergadget.tech)
Una nuova stangata colpisce gli utenti Gmail. Purtroppo, questo è stato un periodo molto delicato per le email, lo spam, i messaggi e, più in generale, per gli account.
Sappiamo tutti che Gmail è uno dei sistemi più utilizzati in assoluto per la posta elettronica. Negli ultimi anni, la sua semplicità d’uso, il fatto che sia collegato direttamente a Google e che permetta l’accesso ovunque, oltre alla possibilità di utilizzare rapidamente il sistema con tutte le sue indicazioni, ha sicuramente contribuito in modo importante al suo sviluppo.
Negli ultimi mesi, però, abbiamo sentito con una certa frequenza di violazioni, presunti problemi e difficoltà per gli utenti, oltre alla necessità di intervenire tempestivamente sugli account. Non sempre questi avvisi sono stati veritieri. Ci sono stati, sicuramente, dei problemi che hanno interessato Google e Gmail in particolare, con violazioni oggettive e con informazioni che gli utenti dovevano apprendere per poter, soprattutto, validare alcune opzioni.
Gmail, nuova stangata: scatta la multa
Tuttavia, come sempre, notizie di questo tipo vengono anche utilizzate da malintenzionati e hacker per inscenare presunte violazioni e accedere ai dispositivi. È bene, quindi, leggere sempre con attenzione la provenienza di queste informazioni, i dettagli e verificare se tutto quadra, se ci sono richieste particolari o fuori luogo.

Per quanto riguarda la notizia che si è diffusa in questi giorni, stiamo parlando di un problema che ha portato Google a una multa di 325 milioni di euro. Si tratta di una vera e propria stangata per l’azienda. La Commissione Nazionale dell’Informazione e delle Libertà della Francia ha inflitto questa sanzione per la violazione della legge sulla privacy. La denuncia è stata presentata da NOYB nell’agosto del 2022, in base alla direttiva che richiede il consenso dell’utente per l’utilizzo delle email a scopo marketing.
La sentenza ha comminato la multa perché Google ha ignorato una precedente decisione secondo cui l’invio di email pubblicitarie nella casella di Gmail finisce per essere confuso con quelle di tipo privato. In pratica, le email di spam finiscono nella cartella apposita, ma altre mail pubblicitarie possono confondersi con quelle personali. Da aprile 2023 c’è un’etichetta che ne indica la tipologia. Tuttavia, il garante ha stabilito che Google avrebbe ostacolato il rifiuto dei cookie al momento della creazione dell’account.
Ha quindi deciso di procedere e di infliggere una sanzione di 325 milioni di euro, da pagare entro sei mesi da questa decisione. Inoltre, l’azienda dovrà modificare le impostazioni per evitare la visualizzazione delle email pubblicitarie senza consenso e ottenere un valido consenso per i cookie pubblicitari quando viene creato un nuovo account. Si tratta, quindi, di una richiesta di alcune modifiche importanti che dovranno essere apportate all’account di Gmail e che avranno una ripercussione indiretta su tutti gli utenti, perché ci sarà un rinnovamento e delle variazioni che probabilmente si rifletteranno anche dal punto di vista tecnico su tutti i dispositivi.