
Samsung Galaxy S26 Ultra avrà la ricarica magnetica Qi2 (mistergadget.tech)
L’arrivo della serie Samsung Galaxy S26 nel gennaio 2026 si preannuncia ricco di novità, e tra le più discusse c’è l’introduzione del supporto completo allo standard Qi2, con ricarica magnetica integrata simile a quella già adottata da Apple con MagSafe e da Google con i nuovi Pixel 10. Un cambiamento che promette maggiore comodità nell’allineamento dei caricabatterie wireless, ma che rischia anche di comportare compromessi importanti su alcune funzioni già familiari agli utenti.
Samsung Galaxy S26 Ultra: dal Qi2 Ready al Qi2 completo
Attualmente la serie Galaxy S25 è certificata Qi2 Ready, una versione preliminare dello standard che consente la ricarica wireless fino a 15W. Tuttavia, per ottenere un corretto allineamento con i caricabatterie compatibili, gli utenti hanno bisogno di cover magnetiche dedicate.
Con il debutto della serie Pixel 10, Google ha compiuto un passo ulteriore, integrando magneti direttamente nello smartphone. Questo consente un aggancio immediato ai caricabatterie Qi2, migliorando stabilità e allineamento. Samsung dovrebbe adottare la stessa strategia con il Galaxy S26 Ultra, introducendo il Magnetic Power Profile previsto dallo standard. In questo modo, non sarebbe più necessario affidarsi ad accessori esterni per sfruttare al meglio la ricarica magnetica.
Un compromesso già visto: addio al reverse wireless charging?
Il punto critico riguarda la possibile eliminazione della ricarica inversa wireless, funzione che Samsung chiama Wireless PowerShare. Google, infatti, ha dovuto rinunciare a questa opzione con i Pixel 10 a causa dei magneti, definiti un “limite fisico” che impedisce di alimentare accessori come auricolari o smartwatch poggiati sul retro del dispositivo.
Se Samsung sceglierà di implementare Qi2 in forma completa, è plausibile che anche i Galaxy S26 perdano questa funzionalità. Una decisione che potrebbe lasciare insoddisfatti gli utenti che usavano PowerShare come “rete di sicurezza” per ricaricare rapidamente accessori in mobilità.
Il vantaggio, in cambio, sarebbe una ricarica più stabile, veloce e sicura, con tempi ridotti e meno dispersione energetica. La questione diventa quindi un bilanciamento tra comodità quotidiana e funzionalità extra.
Il problema della S Pen e delle interferenze
Un altro elemento di discussione riguarda la S Pen, che continua a rappresentare il tratto distintivo del modello Ultra. In passato Samsung ha evitato di integrare magneti direttamente nello smartphone anche per un motivo tecnico: la possibilità di interferenze con il pennino.
Le custodie con magneti integrati hanno già dimostrato di causare problemi con la precisione e il riconoscimento della S Pen, riducendo l’esperienza d’uso. Se i magneti venissero collocati nella scocca del Galaxy S26 Ultra, Samsung dovrà adottare nuove soluzioni di schermatura o modificare la comunicazione tra penna e display per garantire un funzionamento impeccabile.
La S Pen rimane infatti una delle funzioni più apprezzate dai professionisti e dagli utenti avanzati, e qualsiasi problema di compatibilità potrebbe rappresentare un ostacolo all’adozione del nuovo sistema magnetico.
Il passaggio a Qi2 completo con magneti posizionerebbe Samsung in linea con le ultime mosse di Apple e Google. Apple ha introdotto MagSafe nel 2020, creando un intero ecosistema di accessori, mentre Google ha scelto di portare i magneti direttamente nella serie Pixel 10, con il compromesso della perdita del reverse wireless charging.
Per Samsung, l’obiettivo sarebbe duplice: da un lato garantire un’esperienza di ricarica più moderna, dall’altro evitare di rimanere indietro in un segmento sempre più standardizzato. Tuttavia, l’azienda dovrà anche distinguersi per non sembrare semplicemente “inseguitrice” della concorrenza.
In questo senso, la promessa di tempi di ricarica più rapidi e di un’integrazione con accessori proprietari potrebbe rappresentare la chiave per convincere gli utenti.
Le altre novità attese
Il discorso sulla ricarica magnetica non può essere isolato dal resto dell’offerta. I leak più recenti indicano che la serie Galaxy S26 porterà con sé anche:
- Nuovi processori Snapdragon 8 Elite Gen 5 e Exynos 2600 (a seconda del mercato).
- Fotocamera principale da 200 MP aggiornata, con miglioramenti nel comparto zoom.
- Design più sottile per tutti i modelli, con spessori ridotti anche sul Galaxy S26 Ultra.
- Maggiore autonomia grazie a ottimizzazioni software e batterie leggermente più capienti.
Samsung potrebbe quindi puntare a presentare la ricarica magnetica non come una perdita, ma come parte di un pacchetto più ampio di innovazioni, destinato a ridefinire l’esperienza d’uso della serie Galaxy.