
Samsung Galaxy Z Flip 7 teardown completo (mistergadget.tech)
Il teardown del Galaxy Z Flip 7 rivela importanti cambiamenti interni: viti standard, batterie con linguette e cover più facili da sostituire, ma display e cerniera restano complessi.
Il nuovo Samsung Galaxy Z Flip 7 mantiene esternamente l’aspetto familiare dei suoi predecessori, ma un’analisi dettagliata condotta dal canale JerryRigEverything ha rivelato modifiche significative all’interno. L’ultimo pieghevole a conchiglia di Samsung non si limita a migliorare le prestazioni e il design esterno, ma introduce soluzioni pensate per rendere più semplice la riparazione e per garantire maggiore longevità.
Samsung Galaxy Z Flip 7: una struttura più accessibile
Secondo il teardown, uno dei cambiamenti più importanti riguarda l’adozione di viti Philips standard, al posto dei sistemi proprietari come le pentalobe usate da Apple. Questa scelta consente un accesso più rapido ai componenti interni e semplifica il lavoro dei centri di assistenza indipendenti, riducendo i tempi di intervento.
Un’altra innovazione significativa è rappresentata dalle batterie dotate di linguette di estrazione, che sostituiscono la colla permanente impiegata nei modelli precedenti. Questo accorgimento rende più semplice la sostituzione dei due moduli energetici, una delle operazioni di manutenzione più frequenti. Nei vecchi Flip, la sostituzione della batteria richiedeva tempo, pazienza e strumenti specifici; ora il processo risulta molto più diretto.
Nonostante i progressi, il componente più delicato rimane il display flessibile interno da 6,9 pollici. La sostituzione dello schermo pieghevole continua a essere complessa, sia per il costo elevato del pannello, sia per la precisione necessaria nelle fasi di smontaggio e rimontaggio.
Anche la nuova cerniera Armor Flex con certificazione IP48 rappresenta un ostacolo non indifferente: garantisce resistenza contro polvere e schizzi, ma la sua sostituzione in caso di danni richiede competenze avanzate. La natura stessa della cerniera, con parti mobili soggette a usura, implica che eventuali riparazioni non saranno semplici come per un componente statico.
Cover e pannelli posteriori più facili da sostituire
Tra gli aspetti positivi emersi dal teardown c’è la relativa facilità di rimozione della cover esterna e del pannello posteriore. Sebbene sia necessario utilizzare calore e isopropilico per allentare l’adesivo, le parti si staccano in un unico pezzo e possono essere sostituite senza particolari complicazioni.
Questo significa che uno dei danni più comuni sugli smartphone — la rottura del vetro posteriore o della copertura esterna — non comporta più interventi estremamente invasivi, migliorando così la possibilità di riparazioni rapide e a costi contenuti.
Il cambiamento di approccio da parte di Samsung indica una maggiore attenzione verso la durata nel tempo dei dispositivi. I pieghevoli hanno sempre dovuto fare i conti con la percezione di fragilità, e ogni passo nella direzione di una migliore riparabilità aiuta a consolidare la fiducia dei consumatori.

La scelta di rendere più accessibili i componenti principali non elimina la necessità di ricorrere ai centri autorizzati per interventi complessi, ma rappresenta un segnale positivo verso la sostenibilità e la riduzione dei rifiuti elettronici. In un mercato che spinge sempre più per la riparabilità e l’economia circolare, questi dettagli possono fare la differenza.
Un pieghevole più maturo
Oltre agli aspetti legati alla riparazione, il Galaxy Z Flip 7 si conferma un pieghevole più maturo anche dal punto di vista progettuale. Le modifiche interne non hanno sacrificato la solidità complessiva, e anzi suggeriscono un design più attento all’uso quotidiano e alla manutenzione.
Samsung sembra voler rispondere così alle critiche ricevute negli anni precedenti, quando i pieghevoli erano spesso considerati innovativi ma fragili e difficili da mantenere in buone condizioni nel lungo periodo. Con il Flip 7, l’azienda punta a dimostrare che un pieghevole può essere affidabile quanto uno smartphone tradizionale, almeno per le operazioni di manutenzione di base.