
Vivo Vision ufficiale il 21 agosto (mistergadget.tech)
Vivo presenterà il 21 agosto il suo visore di realtà mista Vision Exploration Edition. Peso ridotto, tracciamento oculare, controllo gestuale e integrazione con smartphone Vivo.
Vivo ha fissato per il 21 agosto 2025 la presentazione ufficiale del suo nuovo visore per la realtà mista, il Vivo Vision Exploration Edition. L’annuncio segna l’ingresso di un altro grande produttore di smartphone nel mercato in espansione della realtà estesa (XR), un settore in cui operano già colossi come Apple e Samsung.
Vivo Vision: realtà mista e posizionamento di mercato
Il Vivo Vision è un dispositivo di mixed reality (MR), progettato per combinare elementi del mondo reale con sovrapposizioni digitali interattive. A differenza dei visori di realtà virtuale tradizionali, che isolano completamente l’utente dall’ambiente circostante, la realtà mista mantiene la connessione visiva con lo spazio reale, permettendo un’interazione più naturale e fluida con oggetti fisici e contenuti digitali.
Questa scelta di posizionamento segue il trend inaugurato da dispositivi come l’Apple Vision Pro, puntando a un’esperienza immersiva che non richieda un distacco totale dalla realtà fisica. L’obiettivo è rivolgersi sia al settore professionale sia agli utenti interessati a nuove forme di intrattenimento e produttività.
Uno dei punti di forza dichiarati di Vivo Vision è il peso contenuto. Con circa 380 grammi, il visore è nettamente più leggero dell’Apple Vision Pro (650 grammi) e si avvicina al peso di cuffie over-ear come le AirPods Max. Questo dovrebbe garantire un comfort superiore nelle sessioni di utilizzo prolungato, riducendo l’affaticamento fisico, un aspetto critico nei visori XR.
La parte frontale del dispositivo ospita almeno sei fotocamere o sensori, fondamentali per assicurare un passthrough accurato del mondo reale, cioè la visualizzazione in tempo reale dell’ambiente circostante su cui vengono proiettati gli elementi digitali.

Specifiche tecniche e funzionalità
Il visore sarà equipaggiato con un processore Qualcomm, scelta che lo colloca nella fascia alta in termini di capacità di elaborazione. Tra le tecnologie integrate spiccano:
- Tracciamento oculare: per migliorare la resa visiva e ottimizzare le prestazioni, regolando in tempo reale la messa a fuoco e la profondità di campo in base allo sguardo dell’utente.
- Controllo tramite gesti: per interagire con i contenuti virtuali senza l’uso di controller fisici, replicando funzioni già viste su alcuni modelli concorrenti di fascia premium.
Queste soluzioni, ancora poco diffuse nei visori consumer, indicano la volontà di Vivo di allinearsi agli standard più avanzati del settore XR.
Integrazione con l’ecosistema Vivo
Il Vivo Vision sarà progettato per comunicare in modo diretto con gli smartphone Vivo, sfruttando funzionalità pensate per un’esperienza integrata. Un esempio citato è la possibilità di visualizzare foto panoramiche scattate con il Vivo X200 Ultra, trasformandole in contenuti immersivi in formato video spaziale. Questo tipo di interazione potrebbe aprire scenari interessanti per la fruizione di contenuti personali in un contesto tridimensionale.
La definizione Exploration Edition chiarisce che il dispositivo non sarà commercializzato nel 2025. L’obiettivo di questa versione iniziale è quello di raccogliere feedback direttamente dagli utenti prima di un lancio di massa. Dopo la presentazione ufficiale, Vivo aprirà la possibilità di registrarsi per sessioni di prova nei negozi selezionati, offrendo un’anteprima pratica delle potenzialità del visore.
Questa strategia segue un approccio simile a quello adottato da altri marchi per dispositivi tecnologicamente avanzati: introdurre un prodotto sperimentale per testare il mercato e ottimizzare l’hardware e il software sulla base delle osservazioni degli utenti.
Il settore della realtà estesa è in una fase di forte sperimentazione, con grandi investimenti e aspettative ma anche sfide significative. Dispositivi come l’Apple Vision Pro e le soluzioni in arrivo da Samsung stanno tracciando le linee guida del mercato, puntando su un mix di intrattenimento, produttività e applicazioni professionali.
Per Vivo, l’ingresso in questo segmento rappresenta una diversificazione strategica rispetto al core business degli smartphone. La combinazione di hardware leggero, tecnologie di interazione avanzata e integrazione con l’ecosistema mobile può rappresentare un vantaggio competitivo, soprattutto se accompagnata da un prezzo più accessibile nella versione commerciale futura.
Prove e feedback come leva di sviluppo
La scelta di limitare la Vivo Vision Exploration Edition a un pubblico di tester selezionati offre all’azienda l’opportunità di affinare il prodotto prima del lancio ufficiale. I feedback raccolti durante le sessioni in store saranno determinanti per migliorare aspetti come ergonomia, qualità visiva, stabilità del software e precisione del tracciamento.