Serve davvero un antivirus per il tuo Mac? Facciamo chiarezza (mistergadget.tech)
Il mito dei Mac “immuni” ai virus è duro a morire, ma la realtà oggi è più complessa. Scopriamo quali sono le potenti protezioni integrate di macOS, quali sono i veri rischi e quando un software di terze parti può essere davvero utile.
Molti ricorderanno la famosa campagna pubblicitaria “Get a Mac” del 2006, in cui Apple presentava i suoi computer come un’alternativa sicura e impenetrabile ai PC Windows, descritti come perennemente vulnerabili ai virus. Quella campagna ebbe un impatto così forte che ancora oggi persiste la convinzione diffusa che i Mac siano immuni a qualsiasi minaccia. La realtà, però, è più sfumata.
All’epoca, l’idea non era del tutto falsa. I malware per Mac erano rarissimi, ma questo non dipendeva tanto da una presunta invulnerabilità, quanto dalla loro scarsa quota di mercato. Per gli hacker, semplicemente, non era conveniente investire tempo e risorse per attaccare il 5% del mercato quando potevano colpire il restante 95% che usava Windows. Oggi, la situazione è cambiata: i Mac sono molto più diffusi e, di conseguenza, sono diventati un bersaglio più attraente.
Ma questo significa che è necessario installare un antivirus di terze parti? La risposta dipende dalle tue abitudini e dalla tua percezione del rischio.
Bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare: i Mac sono dotati di un sistema di protezione integrato estremamente robusto, che li rende un gradino sopra in termini di sicurezza “out-of-the-box”. Apple ha costruito un sistema di difesa a più livelli che lavora silenziosamente per proteggerti.
Nonostante queste difese, i Mac non sono infallibili. Storicamente, sono stati colpiti da minacce come il trojan Flashback, che nel 2012 infettò centinaia di migliaia di computer. Oggi, il pericolo maggiore non viene da virus tradizionali, ma da tecniche più subdole.
Nessun sistema operativo è immune all’ingegneria sociale: la minaccia più grande spesso non è una vulnerabilità del software, ma un utente ingannato a cliccare su un link dannoso, a inserire le proprie credenziali su un sito falso (phishing) o a installare volontariamente un’app non sicura. Un recente attacco di phishing, ad esempio, mostrava un finto avviso di blocco del Mac, spingendo l’utente a inserire la password del proprio ID Apple per “sbloccarlo”.
La migliore protezione, anche su Mac, è seguire delle semplici regole di “igiene digitale”.
Arriviamo alla domanda finale. Per la stragrande maggioranza degli utenti, la risposta è no. Se navighi con prudenza, installi software solo da fonti sicure e segui le buone pratiche elencate sopra, le eccellenti protezioni integrate di macOS sono più che sufficienti per tenerti al sicuro.
Un software antivirus di terze parti può avere senso in alcuni scenari specifici:
Tieni presente, però, che queste app possono consumare molte risorse di sistema e, in alcuni casi, rallentare il tuo Mac a causa delle loro continue scansioni in background. La scelta finale, quindi, dipende dal tuo personale equilibrio tra paranoia e prestazioni.
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