
A cosa servono le porte sul fondo del Nintendo GameCube? (mistergadget.tech)
Nascoste sotto degli sportellini che molti non hanno mai aperto, queste porte misteriose trasformavano il “cubo” di Nintendo, abilitando il gioco online, la retrocompatibilità con il Game Boy e… un mistero che rimane irrisolto ancora oggi.
Molti fan di Nintendo guardano con affetto e nostalgia alle console del passato che li hanno fatti innamorare dei videogiochi. Una di queste è senza dubbio il GameCube, il piccolo e iconico “cubo” viola lanciato nell’autunno del 2001, che ci ha regalato titoli indimenticabili. Tuttavia, anche i fan più accaniti potrebbero aver trascurato una caratteristica “segreta” della console: tre porte di espansione situate sul fondo, protette da vari pannelli rimovibili.
Proprio perché nascoste, molti giocatori non si sono mai accorti della loro esistenza. Eppure, per chi le conosceva, queste porte sbloccavano una serie di funzionalità aggiuntive che ampliavano notevolmente le capacità del GameCube, portandolo online e collegandolo al mondo del gaming portatile. Scopriamo insieme a cosa serviva ciascuna di esse.
Indice
Porta Seriale 1: il timido ingresso di Nintendo nel gioco online
Seguendo l’esempio pionieristico del Sega Dreamcast (1999), anche Nintendo tentò di portare il GameCube online. La prima porta sul fondo della console era dedicata alla connettività e permetteva, tramite due accessori venduti separatamente, di collegare il GameCube a Internet. Gli accessori erano:
- Il Modem Adapter: per le ormai obsolete connessioni dial-up a 56k.
- Il Broadband Adapter: per le più moderne connessioni a banda larga (ADSL), indispensabile anche per il gioco in LAN.

Tuttavia, l’esperienza online del GameCube fu estremamente limitata e venne rapidamente messa in ombra dal successo di Xbox Live, lanciato da Microsoft. Solo una manciata di giochi sfruttava questa funzionalità:
- Phantasy Star Online Episode I & II: il titolo di punta per il gioco online, che richiedeva un abbonamento mensile di circa 9 dollari per connettersi ai server di Sega.
- Mario Kart: Double Dash!! e Kirby Air Ride: questi giochi utilizzavano principalmente il Broadband Adapter per collegare più console in una rete locale, dando vita a memorabili LAN party.
Dato lo scarso supporto da parte degli sviluppatori, per molti giocatori la possibilità di andare online con il GameCube rimase una curiosità poco conosciuta.
Porta Hi-Speed: la magia del Game Boy Player
La seconda porta, quella centrale ad alta velocità, aveva un unico e amatissimo scopo: ospitare il Game Boy Player. Questo accessorio, che si agganciava perfettamente alla base del GameCube quasi come un’estensione naturale, era una vera e propria magia per gli appassionati di Nintendo.
Una volta collegato il Game Boy Player e inserito l’apposito disco di avvio nel GameCube, accadeva qualcosa di straordinario. Questa porta trasformava il GameCube in una console capace di far girare l’intera, vastissima libreria di giochi per Game Boy, Game Boy Color e Game Boy Advance sul televisore di casa, utilizzando i comodi controller del GameCube. Fu una delle forme di retrocompatibilità più complete e apprezzate mai realizzate, che univa il mondo delle console domestiche a quello del gaming portatile.
Porta Seriale 2: il mistero irrisolto di Nintendo
E arriviamo alla terza e ultima porta, la più misteriosa. Questa porta non è mai stata utilizzata da nessun accessorio o gioco ufficiale rilasciato da Nintendo. Il suo scopo è rimasto oggetto di dibattito tra gli appassionati per anni.

La teoria più accreditata è che fosse stata progettata per futuri add-on che non videro mai la luce, forse periferiche che richiedevano una connessione ad alta velocità. A sostegno di questa tesi c’è un fatto cruciale: nei modelli più recenti del GameCube (siglati DOL-101), prodotti per ridurre i costi, questa porta fu completamente rimossa, segno che Nintendo l’aveva ormai ritenuta superflua. Con così poche informazioni ufficiali, la sua vera funzione rimane uno dei piccoli, affascinanti misteri della storia di Nintendo.