
Cosa sta accadendo ai viaggiatori (mistergadget.tech)
Uno degli alleati indispensabili in viaggio è sicuramente lo smartphone, ma è bene fare attenzione ad alcune regole molto precise.
Siamo abituati, tendenzialmente, a dare per scontato tutta una serie di condizioni che di norma si applicano all’interno degli stessi luoghi, ma che potrebbero subire delle variazioni importanti.
Basti pensare semplicemente a quello che sta accadendo in questi giorni con la questione dei 100 ml relativamente ai prodotti liquidi da portare in viaggio. Per quanto riguarda, infatti, la situazione dei liquidi da mostrare, la normativa approvata in Europa e quindi anche in Italia presenta delle profonde differenze, date poi da condizioni interne che addirittura variano da città a città, in base allo scalo aeroportuale. Questo è solo un esempio che ci fa capire come sia necessario fare attenzione non soltanto per ciò che concerne ovviamente condizioni comuni che conosciamo, ma anche per tutte quelle fattispecie di cui spesso non ci rendiamo conto.
Controlli in viaggio sullo smartphone
Sicuramente, nel momento in cui viaggiamo, è un’abitudine portare lo smartphone o addirittura più di un dispositivo – magari chi lo usa per lavoro, chi ne ha più di uno e così via. Tuttavia, è giusto sapere che nel momento in cui viaggiamo verso altri Paesi, ci sono delle regole differenti. Ad esempio, una nuova allerta arriva direttamente dalla Cina, perché i controlli vengono effettuati anche sui dispositivi. Ciò che è emerso a livello preoccupante è l’utilizzo di Massistant. Si tratta di uno strumento che viene utilizzato dalle forze dell’ordine asiatiche e che consente di acquisire informazioni da qualunque dispositivo elettronico; di fatto, viene utilizzato non soltanto sulla popolazione locale ma anche sugli utenti stranieri che arrivano all’interno del Paese.

Non si tratta quindi di una “caccia” ma di uno strumento che viene utilizzato proprio dalle forze dell’ordine, anche se di fatto siamo di fronte a una violazione della privacy. Gli agenti di polizia utilizzano questi sistemi per raccogliere informazioni e quindi per effettuare praticamente dei controlli diretti. Proprio quando si arriva all’interno del Paese, tipicamente quando si fanno i controlli aeroportuali, potrebbe avvenire una condizione di questo tipo, quindi l’installazione di un dispositivo. È una metodologia di sorveglianza che ovviamente fa ben riflettere su quelle che sono le condizioni consentite all’interno dell’Europa, ed è quindi importante fare attenzione.
Per tutti coloro che viaggiano all’interno del Paese, è bene notare eventualmente, dopo i controlli, se ci sono applicazioni installate che non erano presenti, se si notano anomalie o qualunque altra caratteristica che possa far pensare che c’è qualcosa che non va. È chiaro che questo è solo un esempio per far capire che, nel momento in cui ci spostiamo fuori dall’Italia, anche per Paesi che pensiamo di conoscere, le regole non sono scontate e la condizione potrebbe cambiare.
È sempre bene informarsi su tutto, non soltanto su quelle che sono le questioni aeroportuali – su cosa si può o non si può portare in viaggio – ma anche su quelli che sono gli strumenti di controllo e soprattutto dove vengono effettuati i controlli: non soltanto nello zaino o nelle valigie, ma talvolta anche all’interno di dispositivi, come in questo caso. È giusto comprendere non solo che cosa ci aspetta, ma anche quali sono le limitazioni e quali sono i rischi.