
"Truffe mai viste prima" allarme per l'IA (mistergadget.tech)
Da quando l’intelligenza artificiale si è diffusa anche nel settore dei dispositivi comuni, è chiaro che anche per le truffe online si è aperto un nuovo capitolo.
Stiamo parlando, infatti, di situazioni con cui ci troviamo spesso a dover fare i conti, che possono essere veramente molto strutturate e quindi difficili da riconoscere. Il problema, infatti, è sempre lo stesso: l’impossibilità di comprendere quando ci troviamo di fronte a una truffa vera e propria, soprattutto perché le metodiche sono molto più avanzate rispetto al passato.
Come detto anche in precedenza nei tanti articoli in cui abbiamo trattato l’argomento, anche sotto questo aspetto la questione resta, perché se in passato potevamo semplicemente fare maggiore attenzione al numero di telefono, all’indirizzo email o a quanto scritto all’interno del testo perché era palesemente fittizio, oggi non è più così.
Pericoli per le truffe online
Addirittura, le dichiarazioni del CEO di OpenAI, Sam Altman, in un intervento pubblico che si è tenuto a Washington D.C. insieme alla Vice Presidente della Federal Reserve, Michele Bowman, hanno lanciato un vero e proprio allarme su quelle che possono essere le truffe con l’intelligenza artificiale, in modo particolare applicate al settore bancario. Quest’ultimo è quello che può risentirne maggiormente e che sicuramente deve sviluppare delle condizioni ideali che possano mettere al riparo tutti gli utenti.

“Sono molto preoccupato“, ha dichiarato Altman, che si è detto appunto concentrato sul gestire la questione “esistono ancora istituti finanziari che accettano la voce come metodo di autenticazione per trasferire somme elevate. Basta dire una frase di sicurezza e le operazioni vengono autorizzate”. Secondo il CEO “Oggi si tratta di una chiamata vocale; presto sarà un video o una videochiamata FaceTime indistinguibile dalla realtà”, ha spiegato.
“Nessuno sa cosa succederà” ha detto Altman che, nella percezione della situazione generale, è sicuramente una frase che ha un impegno per tutti noi. Dove andiamo, è chiaro che nessuno può dirlo, ma volendo essere concreti quello che sta accadendo ci impone, ancora una volta, di alzare l’asticella dell’attenzione. Non possiamo più permetterci di dire “non lo sapevo”, perché vengono fatte campagne costantemente a scopo informativo, ci sono articoli e articoli di divulgazione al riguardo e la parola d’ordine deve essere una: fare attenzione.
Anche per chi ha un’età o per chi è poco incline all’uso della tecnologia è giusto sapere che, se si usa un dispositivo oggi, bisogna essere informati, non si può più approcciare sommariamente come al passato, oggi non funziona, non è più sicuro.