
Google, attenzione alla nuova funzione che ti entra nelle foto (mistergadget.tech)
Google introduce una novità molto interessante che, però, come sempre, ha anche il suo rovescio della medaglia con un fattore chiave da considerare.
Sappiamo, infatti, che di recente, viste anche le diverse soluzioni tecnologiche con cui ci rapportiamo ogni giorno, le possibilità sono pressoché infinite. Tuttavia, dobbiamo considerare non soltanto le funzioni fantastiche che ci vengono date anche e soprattutto grazie all’intelligenza artificiale, ma anche cosa comporta. Nel momento in cui noi chiediamo a un’applicazione di modificare le nostre immagini, diamo il permesso di accedere a tutte le foto – non soltanto a quelle che ci interessano individualmente – e di poter apportare delle modifiche.
Una delle più grandi trasformazioni degli ultimi tempi sarà sicuramente quella applicata a Google Foto, che si prepara a diventare molto più di quello che è stato fino ad oggi: una sorta di cassetto dei ricordi in cui andavamo a conservare tutte le immagini a prescindere dal dispositivo. L’applicazione, infatti, introduce degli strumenti basati sull’intelligenza artificiale con grande creatività, quindi con la possibilità di andare a modificare in maniera importante tutte le fotografie. Inizialmente, sarà disponibile negli Stati Uniti, successivamente in tutta Europa; quindi, come avviene abitualmente, il rilascio sarà graduale.
Google, attenzione alla nuova funzione che ti entra nelle foto
La prima funzione è quella che viene chiamata Remix: in pratica, permette di trasformare una foto andando a creare una rappresentazione stilizzata. Ad esempio, si può scegliere un effetto per fare un fumetto, uno schizzo, o un’animazione. È incredibile: si possono generare anche dei video grazie a “Foto to Video”, già disponibile negli Stati Uniti. Al momento, mediante l’utilizzo di Veo 2, si possono creare praticamente dei piccoli video di pochi secondi, ad esempio quelli che si possono condividere sui social.

Google ha anche spiegato che determinate fotografie, cioè quelle che saranno sostanzialmente generate con l’intelligenza artificiale, proporranno un piccolo watermark visibile, una piccola filigrana che comunque indicherà che quella foto non è autentica, non è reale. Sicuramente, quindi, Google, come le altre aziende, prenderà tutti i provvedimenti del caso per mettere in sicurezza la situazione e soprattutto per garantire una condizione di utilizzo perfettamente sicuro per tutti gli utenti.
È ovvio, però, che l’accesso ha sempre il suo rovescio della medaglia. Sarebbe utile comprendere come utilizzare questi sistemi, anche se poi di fatto si vanno a integrare con facilità. È fondamentale comprendere l’utilizzo di tutti gli elementi del caso, perché questo ci aiuta non solo a capire cosa sta cambiando, ma anche a comprendere se ci sono delle variazioni che in qualche modo ci possono interessare. È chiaro che nel momento in cui noi approviamo per Google la possibilità di accedere alle nostre immagini, dobbiamo essere consapevoli che stiamo cedendo comunque un permesso importante: da quel momento in poi, l’intelligenza artificiale potrà avere accesso diretto a tutto il nostro archivio.