
Perché Windows non è (ancora) il sistema operativo ideale per i PC handheld (mister gadget.tech)
Potente e compatibile con tutto, ma pesante e poco ottimizzato. Mentre Valve dimostra con SteamOS che un’altra via è possibile, scopriamo i limiti del sistema operativo di Microsoft nel mondo del gaming portatile.
Decenni dopo che Nintendo ha reso popolare il gaming in mobilità con il Game Boy, gli anni ’20 del 2000 hanno visto una vera e propria rinascita delle console portatili. Questa volta, però, la concorrenza è agguerrita e proviene da una piattaforma inaspettata: una versione completa di Windows, la stessa che gira sui nostri PC desktop. Dispositivi come il Lenovo Legion Go o il recente Asus ROG Xbox Ally X non sono altro, in sostanza, che laptop da gioco miniaturizzati, con controller integrati e piccoli display.
Windows è la piattaforma di riferimento per il gaming su PC, garantendo la massima compatibilità con un catalogo di giochi sterminato. Tuttavia, nonostante gli sforzi di Microsoft per adattarlo a formati più piccoli, Windows non è mai stato progettato per questi dispositivi. È un sistema operativo generico, con un notevole dispendio di risorse in background e poche ottimizzazioni native per un’esperienza di gioco “da divano”.
Fino a poco tempo fa, era difficile fare un confronto diretto. Ma con Valve che ha reso il suo SteamOS (basato su Linux) disponibile anche per altri dispositivi, è diventato più facile che mai capire quanto il sistema operativo di Microsoft sia responsabile di alcuni dei maggiori problemi del gaming portatile.
Indice
Windows mostra i suoi limiti sui dispositivi compatti
Il PC handheld più noto, oltre a Switch, è senza dubbio lo Steam Deck di Valve che, pur essendo basato sulla piattaforma Steam, utilizza una versione personalizzata di Linux chiamata SteamOS. Recentemente, questo sistema operativo ha iniziato a farsi strada anche su altri dispositivi, permettendo confronti diretti. Prendiamo l’esempio (fittizio, ma verosimile) del Lenovo Legion Go S: lanciato inizialmente solo con Windows, ha da poco ricevuto una variante ufficiale con SteamOS. Mettendoli alla prova, i risultati sono stati sorprendenti.

Essendo basato su Linux, SteamOS può eseguire nativamente solo una manciata di giochi. La maggior parte dei titoli Windows viene invece eseguita tramite uno strato di compatibilità chiamato Proton. Logica vorrebbe che un gioco “emulato” giri peggio di uno nativo, ma in molti casi è accaduto l’esatto contrario. Test indipendenti hanno mostrato come SteamOS riesca a ottenere prestazioni significativamente superiori su quasi tutti i titoli, trasformando giochi quasi ingiocabili su Windows in esperienze fluide e godibili su Linux. La conclusione è chiara: Windows, specialmente sui PC handheld, è un sistema operativo “pesante” e avido di risorse, che spesso fa da collo di bottiglia impedendo ai giochi di esprimere il loro pieno potenziale. Come ha riassunto efficacemente lo YouTuber Dave2D in un suo video: “Il problema è sempre stato Windows”.
SteamOS: la visione di Valve per il gaming del futuro
Steam Deck e il suo successo non nascono dal nulla, ma da una visione che Valve coltiva da oltre un decennio. Già nel 2013, il co-fondatore dell’azienda, Gabe Newell, proclamò che “Linux e l’open source sono il futuro del gaming”. Secondo lui, la burocrazia aziendale di Microsoft stava frenando il potenziale di Windows, mentre Linux era libero da tali restrizioni.
Valve ha fatto seguire i fatti alle parole. Un primo, sfortunato tentativo furono le Steam Machines nel 2015, ma fu con Steam Deck nel 2021 che quella visione si concretizzò in un successo travolgente. Per molti giocatori, Steam Deck è stata la prima esperienza di gaming su Linux, un’esperienza priva di molte delle frizioni e delle pesantezze tipiche di Windows. Non ci sono antivirus in background, aggiornamenti forzati o processi inutili a consumare preziose risorse. C’è solo un sistema operativo leggero e ottimizzato per un unico scopo: lanciare i giochi nel modo più rapido ed efficiente possibile.

Un futuro che assomiglia sempre di più a Linux
Microsoft è consapevole di questi limiti e sta lavorando a una “nuova esperienza Xbox per handheld” per rendere Windows più snello e adatto a questi dispositivi. Tuttavia, la natura stessa di Windows come sistema operativo “universale” renderà sempre difficile competere in termini di efficienza con un OS specializzato come SteamOS.
Con Valve che ha iniziato a rilasciare istruzioni ufficiali per installare SteamOS su altri PC handheld (come l’Asus ROG Ally), è probabile che vedremo sempre più produttori offrire i loro dispositivi con una doppia opzione, o che la community stessa si muova in questa direzione. Il futuro del gaming su PC portatile assomiglia sempre di più a Steam Deck, e questo, per i giocatori in cerca della migliore esperienza possibile, è solo un’ottima notizia.