
Whatsapp, è una truffa, si insinuano nel tuo telefono, basta aprirlo ed è fatta (mistergadget.tech)
Lo spam è un problema vecchio quanto Internet stesso, una piaga digitale che continua a tormentare gli utenti in ogni dove, e WhatsApp, con i suoi quasi tre miliardi di utenti attivi mensili, non fa eccezione.
Che si tratti di un semplice messaggio fastidioso o di un vero e proprio tentativo di frode, imparare a riconoscere lo spam è il primo passo cruciale per poterlo gestire efficacemente. Il fenomeno è così diffuso che, secondo alcune stime, quasi il 50% di tutte le email inviate sono spam.
Lo spam non è più confinato solo alla posta elettronica; si manifesta attraverso vari canali, rendendo impossibile catalogare ogni singola forma che può assumere. Tuttavia, esistono dei segnali comuni che possono aiutarci a identificarne la maggior parte.
Attenzione alla truffa di Whatsapp
Un primo indicatore sono i messaggi inoltrati frequentemente. WhatsApp, ha un indicatore apposito, anche se purtroppo molti non ne conoscono il significato. Se un messaggio è stato inoltrato molte volte, l’applicazione lo segnala con un’etichetta “Inoltrato frequentemente”. Questo avviso è importante, perché se lo vedi, è molto probabile che tu abbia a che fare con dello spam. Non si tratta necessariamente di gravi problemi come phishing o frodi; anche una barzelletta o un’immagine banale ricevuta inaspettatamente da uno sconosciuto rientra nella categoria dello spam.

Un altro segnale da non sottovalutare è l’arrivo di messaggi da numeri sconosciuti. Per inviarti un messaggio su WhatsApp, qualcuno deve avere il tuo numero di telefono. Se ricevi un messaggio da un contatto che non conosci, sii particolarmente vigile. Il tuo numero potrebbe essere finito online nelle mani di uno spammer o un truffatore. Tuttavia, non eliminarlo subito, poiché potrebbe trattarsi di un amico che ha cambiato numero.
Molti crimini informatici, incluse le frodi spam su WhatsApp, hanno un obiettivo semplice: fare soldi. I malintenzionati spesso sfruttano le notizie false per indurti a cliccare su un link. Potrebbero reindirizzarti a un sito web dove ti viene chiesto di inserire informazioni personali con la promessa di vincere un premio inesistente, finendo per rubare i tuoi dati. Un esempio classico di bufala che circola da anni è quella che sostiene che sia necessario pagare per continuare a usare WhatsApp, tentando di convincere i destinatari a sottoscrivere un abbonamento fasullo.
Spesso, chi crea spam su WhatsApp non è madrelingua e si affida a traduttori automatici. Questo si traduce in frasi maldestre e numerosi errori grammaticali. Se un messaggio presenta molti errori di questo tipo, è un forte indizio che si tratti di spam.
Una volta che sei certo di avere a che fare con uno spammer, il primo passo è segnalarlo. Puoi farlo in due modi: selezionando “Blocca” quando ricevi la notifica del messaggio indesiderato, oppure, all’interno della chat con lo spammer, cliccando sui tre puntini orizzontali in alto a destra, selezionando “Altro” e poi “Segnala”. Una volta confermata la scelta, WhatsApp riceverà una notifica e potrebbe intervenire. I contatti segnalati verranno anche bloccati immediatamente, liberandoti dal problema. Se lo spammer non è tra i tuoi contatti, l’opzione “Segnala” comparirà anche all’inizio della chat.