
Condizionatore sul balcone: occhio a non sbagliare (mistergadget.tech)
Con il caldo torrido che attanaglia l’Italia, il condizionatore si conferma uno dei pochi alleati per affrontare le temperature elevate.
Ormai presente in quasi tutte le case, la sua installazione e il suo utilizzo devono però seguire regole ben precise, non solo per la propria abitazione ma anche nel rispetto degli altri, specialmente in condominio.
Prima di tutto, l’installazione del condizionatore può essere eseguita solo da una ditta o da uno specialista abilitato, in possesso delle necessarie specializzazioni e permessi. Questo perché i condizionatori utilizzano liquidi refrigeranti e gas specifici che richiedono una metodologia precisa di installazione per garantire la sicurezza e il rispetto dell’ambiente.
Condizionatore sul balcone: occhio a non sbagliare
Un altro aspetto fondamentale riguarda la posizione dell’unità esterna. Se si vive in un condominio, è imprescindibile consultare il regolamento condominiale. In assenza di specifiche indicazioni, valgono le norme generali che tutelano l’estetica del fabbricato e il decoro architettonico. Anche in un’abitazione privata, è sempre opportuno informarsi su eventuali vincoli paesaggistici o urbanistici locali. L’obiettivo è sempre evitare di arrecare disturbo o danno agli altri condomini o all’aspetto dell’edificio.

Una delle questioni più rilevanti e spesso fonte di controversie è la gestione della condensa, ovvero l’acqua di scarico prodotta dal condizionatore. Il tubo di scarico, rilasciando acqua costantemente durante l’utilizzo, può creare disagi se non gestito correttamente.
Nella maggior parte dei casi, le persone posizionano un piccolo contenitore esterno per raccogliere l’acqua, da svuotare successivamente. Tuttavia, ci sono anche situazioni in cui il tubo viene collegato direttamente alla pluviale del palazzo o, per chi abita ai piani bassi, la condensa viene convogliata nel proprio giardino.
È fondamentale capire cosa sia legale e cosa illecito. In nessun modo l’installazione del condizionatore e dei relativi sistemi di scarico deve arrecare disturbo agli altri condomini. È quindi opportuno prestare la massima attenzione e rilevare scrupolosamente tutte le limitazioni del caso.
Non esistono specifici limiti di legge che regolamentano in maniera dettagliata ogni aspetto dell’installazione del condizionatore in termini di scarico della condensa, ma è sempre necessario attenersi alle norme condominiali e al rapporto tra privati. Ciò che può risultare lecito e normale potrebbe, infatti, ledere il decoro architettonico del fabbricato o giudicare gli altri condomini.
Anche se non c’è una direttiva specifica per ogni singola casistica, è sempre necessario rispettare i vincoli imposti dall’articolo 1102 del Codice Civile, che stabilisce il diritto di ogni condomino di servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri condomini di farne altrettanto uso.