
Le cifre insospettabili, altro che economico (mistergadget.tech)
Il caldo forte si traduce per tutti nella necessità di trovare una soluzione che sia condizionatore, ventilatore o gli ultimi arrivati ovvero i purificatori d’aria.
Ci sono i ventilatori standard, quelli portatili, quelli a soffitto, quelli mini, insomma ognuno può scegliere quello che preferisce. La domanda, però, sorge spontanea: quanto ci costa davvero tenere acceso il ventilatore tutta la notte?
Prima di procedere in un conteggio effettivo, è importante chiarire un concetto fondamentale: i ventilatori non raffreddano l’aria. Smuovono l’aria, la fanno circolare, creando quell’effetto di “fresco” che percepiamo. Questo sollievo è legato principalmente al nostro corpo: il ventilatore sposta l’aria calda che ci circonda, favorendo l’evaporazione del sudore e aiutandoci così a dissipare il calore. Funziona, almeno finché la temperatura non si alza a livelli tali da trasformare l’aria spostata in un soffio caldo.
Quanto consuma veramente il ventilatore?
Tuttavia, anche un apparecchio apparentemente “innocuo” come il ventilatore può avere un impatto sulla bolletta elettrica, specialmente se lasciato acceso per intere notti. Per capire l’effettivo consumo, dobbiamo considerare alcuni parametri chiave: la potenza dell’apparecchio, le ore di utilizzo e, ovviamente, il costo dell’energia.

Il primo passo per stimare il consumo del tuo ventilatore è conoscerne la potenza. Dando uno sguardo al mercato (senza ovviamente considerare modelli particolari o troppo costosi), i ventilatori possono consumare tra i 20 e i 100 Watt all’ora. Prima di acquistare un nuovo modello, è sempre consigliabile controllare questo dato, considerando anche la rumorosità che non è da meno.
Questa media di consumo è sicuramente inferiore a quella dei condizionatori, proprio perché il ventilatore si limita a spostare l’aria, senza raffreddarla attivamente. Naturalmente, i consumi dipendono anche dalla velocità a cui lo facciamo lavorare: più aumentiamo la velocità delle pale, maggiore sarà l’energia richiesta. Ma non è nullo e questo ce lo dobbiamo ricordare, come per ogni cosa dipende dallo strumento, dal tempo d’uso e dalle modalità. Tutto incide in bolletta e la somma fa il totale sui costi, e questo è un dato che spesso dimentichiamo.
Il calcolo per stimare il costo in euro è piuttosto semplice e si applica a qualsiasi elettrodomestico. Ricordiamo che un kilowatt (kW) equivale a 1000 Watt (W), e i Watt indicano il consumo energetico per un’ora di utilizzo. Consideriamo quindi un ventilatore che consuma 100 Watt, se lo usiamo per 1 ora consumera, considerando le stime attuali, un kWh costa circa 0,12 centesimi di euro.
Quindi un ventilatore da 100 Watt, acceso per un’ora, ci costerà all’incirca 1 centesimo. Il calcolo per una notte intera è presto fatto: moltiplichiamo per otto ore. Se un ventilatore da 100 Watt resta acceso tutta la notte, il costo si aggirerà intorno a 8 centesimi di euro. Volendo estendere questo conto a un mese di utilizzo, siamo sui 2.50 euro al mese. Ovviamente a questi si aggiungono l’Iva e le tasse. Ma ovviamente la cosa cambia se abbiamo un prodotto più potente, il valore si raddoppia facilmente, se poi ne abbiamo due o tre in casa la questione peggiora allora si può arrivare a cifre diverse (anche se mai paragonabili al condizionatore).