
WhatsApp diventano a pagamento: l'ufficialità è arrivata (mistergadget.tech)
C’è un profondo cambiamento che riguarda WhatsApp e che si ripercuote ovviamente sulle nostre vite.
Il 16 giugno, Meta ha diramato un comunicato che ha fatto tremare il mondo del business online. L’annuncio riguarda tre nuove funzionalità, destinate a essere implementate a livello globale nei prossimi mesi, che includeranno servizi a pagamento, coinvolgendo milioni di utenti.
Basti pensare che già nel 2020 si contavano 50 milioni di utenti “Business”, un numero che oggi è senz’altro cresciuto, senza considerare tutti gli account personali utilizzati, di fatto, anche per scopi professionali. Chi sfrutta WhatsApp per lavoro avrà presto a disposizione strumenti più specifici, ma in cambio Meta chiederà una quota a chi genera profitto attraverso la sua piattaforma.
WhatsApp cambia definitivamente: la novità
La prima novità potrebbe non essere accolta con entusiasmo da tutti: l’introduzione della pubblicità. Sì, la caratteristica che ancora distingueva WhatsApp da Facebook e Instagram sta per svanire. Presto vedremo annunci sponsorizzati all’interno della sezione Stati, con una dinamica molto simile alle Storie di Instagram. Tra gli aggiornamenti dei vostri contatti o dei canali seguiti, faranno la loro comparsa messaggi pubblicitari. Meta ha specificato che questi annunci saranno visibili solo in questa sezione e non invaderanno le chat, che per ora resteranno intatte.

La seconda innovazione riguarda la possibilità, per creatori di contenuti e aziende, di pagare per promuovere i propri Canali all’interno della directory di scoperta, aumentando così la loro visibilità. Questa funzione apre un nuovo orizzonte pubblicitario per brand, media e influencer, ricalcando logiche già viste su piattaforme come Telegram.
Infine, la terza novità consentirà ai gestori di Canali di creare contenuti a pagamento tramite abbonamenti mensili. È un modo per fidelizzare ulteriormente gli utenti, permettendo a content creator, giornalisti e aziende di monetizzare su base mensile, in modo simile a quanto già avviene su YouTube con le sezioni Premium o su Patreon. Meta ha precisato che per il primo anno questa funzione sarà gratuita, per facilitare il test della novità. Successivamente, è prevista una commissione trattenuta da Meta su ogni abbonamento, stimata intorno al 10%. I creator, a quanto pare, avranno piena libertà nella scelta dell’importo dell’abbonamento.
L’azienda ha specificato che le chat semplici saranno gratuite quindi i servizi base al momento non verranno pagati. Nikila Srinivasan, vicepresidente per la gestione dei prodotti di Meta, ha dichiarato: “Voglio essere molto chiara: i vostri messaggi personali, le chiamate e gli Stati continueranno a essere protetti da crittografia end-to-end. Questo significa che nessuno, nemmeno noi, può leggerli o ascoltarli, né potranno essere utilizzati per fini pubblicitari”.
La verità però è che quando qualcosa cambia, in maniera così progressiva e decisiva, apre perplessità e dubbi negli utenti che temono che prima o dopo sarà anche il loro turno. Al momento – va ribadito – Meta ha detto che non accadrà ma come sappiamo le cose possono sempre cambiare nel corso del tempo.