
Si sta estendendo velocemente, come funziona (mistergadget.tech)
Quando strumenti usati da miliardi di persone, come Gmail, diventano il bersaglio, e l’AI entra in gioco per affinare le tecniche di frode, la nostra sicurezza online è a rischio come mai prima d’ora.
Non è la prima volta che vediamo truffe sofisticate, e di certo non sarà l’ultima, ma questa nuova ondata merita tutta la nostra attenzione.
Il meccanismo è sempre quello del phishing, un vecchio trucco che conosciamo bene. Siamo abituati a ricevere queste email e, con un po’ di attenzione, spesso riusciamo a smascherarle. Ma l’AI ha cambiato le regole del gioco. Ora, il contenuto di queste email è così ben fatto, così convincente, da renderle quasi impossibili da distinguere dalle comunicazioni legittime. Un tempo, una mail di phishing si tradiva facilmente: errori grossolani, loghi sgranati, un tono poco professionale. Bastava un’occhiata veloce per capire che era una truffa.
Mail fraudolente: come difendersi
Oggi, quella semplice “occhiata” non basta più. L’Intelligenza Artificiale ha alzato l’asticella delle frodi a un livello preoccupante. Queste email sono incredibilmente elaborate, capaci di interpretare il contesto e di camuffarsi in modo ingannevole. Non solo: l’AI può replicare intere pagine web in modo così fedele che distinguere il vero dal falso diventa un’impresa titanica per l’utente comune. La credibilità di queste finte comunicazioni è ai massimi storici, mettendo a dura prova la nostra stabilità e fiducia online.

Di fronte a questa minaccia che evolve rapidamente, la nostra arma più potente è la consapevolezza. Dobbiamo sviluppare la capacità e la comprensione necessarie per distinguere una mail legittima da una di phishing, anche quando sono apparentemente perfette. L’Intelligenza Artificiale, con tutte le sue infinite possibilità di progresso, rappresenta anche un problema severo quando viene sfruttata per generare email, messaggi, siti web e qualsiasi altro tipo di stratagemma fraudolento.
Come ci ricorda la Polizia Postale, la posta elettronica è un veicolo primario per la diffusione di virus, spesso nascosti negli allegati. Ma attenzione: non basta conoscere il mittente! Alcuni virus, infatti, una volta infettato un computer, possono accedere alla rubrica del client di posta e inviare email contenenti il virus a nome del proprietario. Questo significa che anche un messaggio che sembra provenire da un amico o un collega potrebbe essere una minaccia.
La morale è chiara: non si è mai troppo cauti. Ogni volta che ricevi un’email che ti chiede di cliccare su un link o scaricare un allegato, anche se sembra innocua e ben fatta, fermati un momento e rifletti. La prima verifica da fare è controllare attentamente l’indirizzo email del mittente, cercando anche la più piccola anomalia. E se il dubbio persiste, non esitare a contattare direttamente l’ente o la persona in questione attraverso un canale ufficiale (mai rispondendo alla mail sospetta).