
OpenAI ChatGPT
OpenAI lancia ChatGPT Agent, un assistente AI che naviga, compila moduli e crea documenti usando un computer virtuale. Ecco come funziona.
Lanciata la nuova modalità “Agent” di ChatGPT, che consente all’assistente AI di eseguire attività complesse dall’inizio alla fine, utilizzando un computer virtuale per navigare, compilare moduli e creare documenti. Il sistema è inizialmente disponibile nel Regno Unito per gli abbonati Pro, Plus e Team, con un rilascio globale previsto nei prossimi giorni.
ChatGPT: un nuovo livello di automazione per l’assistente AI di OpenAI
La nuova funzione combina le capacità dei precedenti strumenti Operator e deep search con il modello conversazionale avanzato di ChatGPT. L’agente AI è in grado di analizzare richieste articolate e portarle a termine autonomamente, agendo in ambienti web simulati. Tra le attività gestibili rientrano la pianificazione di viaggi, la compilazione di moduli online, l’elaborazione di presentazioni, l’acquisto di prodotti e la ricerca strutturata su più pagine.
Per accedere alla nuova modalità è sufficiente selezionare “Agent” dal menu degli strumenti di ChatGPT. Il sistema si comporta come un assistente intelligente che collabora attivamente con l’utente, adattandosi in tempo reale alle esigenze e portando a termine attività complesse. L’interfaccia consente anche l’integrazione con connettori esterni per accedere a flussi di lavoro preesistenti e a database pertinenti.
OpenAI ha fornito una serie di prompt che illustrano le capacità pratiche del nuovo agente:
- Organizzazione di eventi: come pianificare una cena a tema con lista della spesa generata su Instacart.
- Shopping online: cercare su Etsy articoli specifici con filtri personalizzati.
- Gestione viaggi: organizzare un team offsite con prenotazioni, logistica e budget calcolati.
- Analisi competitiva: raccogliere dati da più fonti, analizzarli e presentarli in un documento strutturato.
Maggiore attenzione alla sicurezza
L’agente di ChatGPT è progettato con misure di sicurezza avanzate. Ogni azione sensibile – come l’invio di email, la compilazione di dati personali o l’acquisto online – richiede una conferma esplicita dell’utente. Il sistema è inoltre configurato per rifiutare attività ad alto rischio, come operazioni finanziarie o consulenze legali.
In caso di ambiguità o istruzioni potenzialmente dannose, il sistema avvisa l’utente e conserva il controllo delle operazioni. Le protezioni si estendono anche agli ambiti biologici e chimici, in linea con il Preparedness Framework adottato da OpenAI, con sistemi di monitoraggio e classificazione dei rischi sempre attivi.
Per monitorare l’efficacia delle misure di sicurezza, è stato introdotto un nuovo set di valutazione per le capacità di rifiuto dell’agente. Alcuni test standard risultano ormai saturi, con punteggi vicini al 100%, motivo per cui OpenAI ha introdotto valutazioni più complesse per ottenere una misurazione più precisa delle prestazioni in ambiti critici.
Questa scelta riflette una strategia prudenziale, volta a garantire che il modello non venga impiegato per scopi inappropriati o dannosi anche in settori altamente sensibili.
Disponibilità e prossimi sviluppi
Il rilascio dell’agente di ChatGPT parte oggi nel Regno Unito, con il supporto esteso a più regioni in arrivo. In alcuni Paesi, tra cui l’Italia, sono necessarie revisioni normative aggiuntive prima della distribuzione ufficiale. OpenAI prevede di fornire aggiornamenti a breve sulle tempistiche di lancio.
La società sottolinea che il sistema è ancora in fase iniziale e soggetto a miglioramenti progressivi, ma lo considera già uno strumento utile e concreto per molti casi d’uso quotidiani.