
Ormai è fatta: chi pagherà di più (mistergadget.tech)
Grandi novità in casa TIM, o per meglio dire, “rimodulazioni” che ovviamente riguarderanno tutti gli utenti che rientrano nei seguenti dettagli.
L’operatore ha annunciato una serie di cambiamenti che toccheranno sia le offerte mobili ricaricabili che i pacchetti TIMVISION, inclusi quelli combinati con Netflix per fisso e mobile. La motivazione, come spesso accade, è legata a “esigenze economiche derivanti dal mutamento delle condizioni di mercato”. L’appuntamento con i nuovi costi è fissato per il 1° settembre 2025.
Partiamo dalle offerte mobili ricaricabili. Dal 1° settembre, alcune di queste vedranno un aumento di 1,99 euro al mese. I clienti interessati riceveranno un SMS con tutte le informazioni necessarie. Per chi accetterà la variazione, TIM proporrà un “benefit” gratuito, che potrà essere l’attivazione di 50 GIGA in più al mese oppure il 5G Ultra di TIM, con velocità fino a 2Gbps in download. Attenzione, però: non sarà il cliente a scegliere l’opzione, ma sarà TIM a proporre una delle due via SMS, da attivare rispondendo con un altro messaggio.
TIM, scattano gli aumenti a settembre
Se non si accetta la modifica, ci sono diverse strade percorribili. La prima è il recesso dal contratto, con la possibilità di disattivare la linea o passare a un altro operatore senza costi né penali, a patto di comunicarlo entro il 16 settembre 2025. Un’altra via è accettare un’offerta alternativa proposta da TIM con gli stessi costi attuali e 2 GIGA in più, inviando un SMS di conferma entro il 16 agosto 2025. Infine, si può scegliere di disattivare solo l’offerta rimodulata, mantenendo attivo il profilo base della linea mobile e magari integrandolo con altre proposte a catalogo TIM. È fondamentale, in caso di prodotti acquistati a rate o promozioni legate alla permanenza in TIM, compilare un modulo specifico per evitare addebiti indesiderati. Se c’è un finanziamento in corso, il piano di rimborso resterà invariato.

Gli aumenti non risparmiano nemmeno il mondo TIMVISION. Per le offerte di rete fissa TIMVISION, l’incremento varierà tra 0,70 e 6 euro, a seconda del pacchetto sottoscritto (come TIMVISION, TIMVISION con Netflix, Intrattenimento, Gold e Netflix Premium). I clienti sono già stati avvisati tramite la fattura di luglio, che specifica l’esatto aumento. Anche qui, il diritto di recesso senza penali è valido, ma va comunicato entro il 30 settembre 2025.
Per le offerte TIMVISION su linea mobile, l’aumento sarà compreso tra 1 e 2,99 euro mensili, con la stessa logica “in funzione dell’offerta attivata”. Gli SMS informativi sono partiti già dal 15 luglio e gli aumenti scatteranno dal primo addebito successivo al 30 agosto 2025. Il termine per il recesso è il 29 settembre 2025.
Un discorso a parte meritano le offerte TIMVISION con Netflix Standard con Pubblicità, sia per fisso che per mobile (come TIMVISION Gold annuale dilazionato e TIMVISION Gold Plus annuale dilazionato). Qui l’aumento sarà di 24 euro dilazionati in 12 mesi, ovvero 2 euro al mese, a partire dal 1° settembre 2025. Le comunicazioni sono state inviate tramite fattura di luglio o SMS dal 15 luglio. Il diritto di recesso in questo caso va esercitato entro 30 giorni dal 1° settembre 2025.
Per chi decidesse di recedere da un’offerta TIMVISION, la richiesta può essere fatta in vari modi: dall’Area Clienti MyTIM, tramite lettera a casella postale specifica, via PEC, chiamando il 187 o recandosi in un negozio TIM.
Un aspetto cruciale riguarda la gestione del decoder TIMVISION box. Se in comodato d’uso gratuito, dovrà essere restituito entro 30 giorni dalla cessazione dell’offerta, seguendo una procedura specifica che prevede l’uso di etichette precompilate e spedizione a proprie spese. In caso di mancata restituzione, il decoder diventerà di proprietà del cliente, con costi che variano in base agli anni trascorsi dall’attivazione (da 69 euro il primo anno a 10 euro dopo il quarto). Se il decoder è a noleggio, il contratto prosegue ma può essere cessato in qualsiasi momento con comunicazione al 187 e restituzione dell’apparato. Infine, se il decoder è stato acquistato a rate, il cliente potrà scegliere se continuare a pagare le rate o saldare l’importo residuo in un’unica soluzione.