
OPPO Watch X2 riprende il design del modello precedente (MisterGadget.Tech)
Nel mondo della tecnologia mobile, c’è un trend che ormai è diventato chiaro anche a chi non segue ogni keynote: gli smartphone si sono seduti. Le novità ci sono, ma raramente stravolgenti. Gli smartwatch, invece, hanno ancora un bel margine di crescita e un pubblico sempre più curioso. In questo contesto si inserisce OPPO Watch X2, un dispositivo che porta avanti la filosofia del “già visto, ma ben fatto”, con una proposta solida, elegante, completa e discretamente intelligente. E non è un caso che questo modello somigli moltissimo a quello marchiato OnePlus: sotto la scocca, è praticamente la stessa macchina.
+ Costruzione Premium
+ Design elegante
+ Doppio sistema operativo
– Prestazioni fluide
+ Interfaccia pulita
– Poche novità rispetto al primo modello
– Autonomia variabile a seconda configurazione
Indice
- Design e materiali: eleganza senza sforzo
- Display: difficile trovare di meglio
- Specifiche tecniche nel dettaglio
- Performance: cavalli sotto il cofano, ma con cervello
- Software: esperienza utente e personalizzazioni
- Autonomia e ricarica: dimentica il caricabatterie?
- Qualità audio e chiamate
- Conclusioni: vale la spesa?
L’idea di fondo non è nuova, ma funziona: se hai uno smartphone OPPO, ha perfettamente senso scegliere uno smartwatch OPPO. Anche perché in alcuni casi – come questo – si tratta di un ecosistema che parla la stessa lingua e offre un’integrazione più fluida. Il risultato? Una delle migliori espressioni di Wear OS attualmente sul mercato, con alcune soluzioni che si rivelano molto più furbe di quanto sembri a prima vista.
Design e materiali: eleganza senza sforzo
A prima vista il Watch X2 potrebbe facilmente essere scambiato per un prodotto OnePlus, e la cosa non sorprende. C’è una continuità di linguaggio estetico che unisce i due brand e si traduce in uno smartwatch dalla linea tondeggiante, elegante, con una cassa ben definita e una corona fisica che non serve solo a decorare. Il corpo dell’orologio, realizzato in acciaio inossidabile con finiture precise e curate, restituisce una sensazione di qualità immediata, senza forzare la mano.

Non è un orologio minuscolo: con 47 mm di diametro si fa notare, ma lo fa con discrezione. Anche al polso di chi non ha un braccio da lottatore, si indossa con sorprendente naturalezza. Il cinturino in fluoroelastomero incluso è morbido, leggero, e non irrita nemmeno dopo giornate intere. La sensazione generale è quella di un prodotto premium, costruito con cura maniacale nei dettagli, ma senza cadere nella trappola dell’autocelebrazione.
Display: difficile trovare di meglio
Uno dei punti di forza assoluti dell’OPPO Watch X2 è il suo display AMOLED da 1,5 pollici, con risoluzione 466 × 466 pixel. A livello visivo, è un vero piacere per gli occhi: luminosissimo (fino a 1000 nit), nitido anche sotto il sole diretto, reattivo e fluido in ogni contesto.

I quadranti proposti sono tanti e ben realizzati, con uno stile che passa dal minimalismo zen all’ipertecnologico in pochi tocchi. C’è anche un’opzione per personalizzarli tramite l’app, creando un quadrante che richiama i colori del proprio abbigliamento: una trovata un po’ vanitosa, ma divertente. Anche nei contesti più esigenti – sport, outdoor, serate in penombra – il pannello mantiene leggibilità eccellente, un elemento che fa davvero la differenza nell’uso quotidiano.
Specifiche tecniche nel dettaglio
Dentro l’OPPO Watch X2 troviamo un cuore tecnico molto interessante. Il processore principale è lo Snapdragon W5 Gen 1 di Qualcomm, abbinato a 2 GB di RAM e 32 GB di memoria interna. Ma il trucco che rende tutto più interessante è la presenza di un secondo chip, un co-processore Apollo4 Plus, che entra in gioco quando serve risparmiare energia.
La connettività è completa: Wi-Fi dual-band, Bluetooth 5.2, GPS dual-band (con compatibilità per BeiDou, Galileo, GLONASS e QZSS), NFC per i pagamenti contactless e perfino il supporto eSIM in alcuni mercati, ma non da noi. C’è anche il supporto alla certificazione 5 ATM per l’impermeabilità: significa che puoi usarlo tranquillamente in piscina, anche se non è pensato per le immersioni in profondità.

Sul retro troviamo i sensori per il battito cardiaco, la saturazione di ossigeno nel sangue (SpO₂), la misurazione della temperatura cutanea e l’analisi della qualità del sonno. Manca forse un sensore di pressione arteriosa, ma per il target di riferimento non è una grave assenza.
Performance: cavalli sotto il cofano, ma con cervello
L’OPPO Watch X2 non è solo reattivo: è uno smartwatch che riesce a unire potenza e intelligenza grazie alla sua doppia anima. Il sistema operativo principale è Wear OS 5, aggiornato e ben integrato, ma c’è anche un sistema parallelo, chiamato RTOS, che entra in funzione in modalità a basso consumo.
In pratica, l’orologio può “addormentarsi” quando non serve tutta la sua potenza, garantendo così una durata maggiore della batteria, senza compromettere le funzioni base come l’orario, il conteggio dei passi o il battito cardiaco. Una trovata intelligente, che risolve uno dei limiti storici di Wear OS: la fame di energia.
Durante l’uso quotidiano, le app si aprono in modo fluido, le animazioni scorrono senza intoppi e non si avvertono mai rallentamenti. Il GPS è preciso, il sensore cardiaco risponde in tempo reale, e le notifiche arrivano puntuali. Un prodotto che non delude, nemmeno sotto stress.
Software: esperienza utente e personalizzazioni
L’interfaccia utente di OPPO Watch X2 è una delle più pulite tra quelle che si appoggiano a WearOS. Non ci sono bloatware fastidiosi, le applicazioni preinstallate sono quelle essenziali, e la sincronizzazione con Android è pressoché perfetta.
Si possono installare app dal Play Store, configurare Google Wallet per i pagamenti, usare Google Assistant con un “Hey Google” e monitorare decine di attività sportive diverse. La precisione delle rilevazioni biometriche è elevata, anche se alcune letture (come la temperatura della pelle) vanno interpretate con un certo spirito critico.

Unica nota stonata: l’interfaccia, per quanto fluida e curata, a volte sembra ancora incompleta. Alcuni elementi grafici sembrano messi lì per caso, come se Google non avesse ancora deciso che direzione prendere per Wear OS. Colpa di OPPO? No. Colpa di un sistema operativo ancora in cerca di una vera identità estetica.
Autonomia e ricarica: dimentica il caricabatterie?
Qui il discorso si fa interessante. OPPO dichiara un’autonomia fino a 100 ore con una sola carica, ma è una mezza verità. La durata reale dipende tantissimo dalle impostazioni scelte: attivando tutte le animazioni, tenendo la luminosità al massimo e usando costantemente il GPS, si scende a 2 giorni pieni. Disattivando le animazioni e limitando le app in background, si arriva tranquillamente a 3 o 4 giorni.
Il compromesso ideale è quello di configurarlo in modo “furbo”: spegnere qualche fronzolo grafico, limitare le notifiche inutili e sfruttare l’RTOS nei momenti di calma. Così facendo, si ottiene un’autonomia più che dignitosa per uno smartwatch con display always-on e WearOS.

La ricarica è rapidissima: con il caricatore magnetico incluso si passa dallo 0 al 100% in meno di un’ora. Non c’è ricarica wireless standard, ma non se ne sente la mancanza, anche se l’opzione di per cui ricaricare senza usare elementi “custom” sarebbe l’ideale.
Il dettaglio che un po’ sorprende è che nonostante l‘aumento di dimensione della batteria, da 500 a 648 mAh, non sia cambiata l’autonomia complessiva, sarebbe curioso capire perché.
Qualità audio e chiamate
L’OPPO Watch X2 permette di gestire le chiamate direttamente dal polso, grazie al microfono e allo speaker integrati. La qualità audio in uscita è sorprendentemente buona, anche in ambienti un po’ rumorosi. Non ci si aspetta l’effetto “audio hi-fi”, ma si capisce tutto senza sforzo.
Il microfono funziona egregiamente e la persona dall’altra parte sente chiaramente. Non è uno strumento per lunghe conversazioni telefoniche, ma è perfetto per rispondere al volo mentre si è in movimento o in riunione.
Conclusioni: vale la spesa?
Partiamo dal prezzo ufficiale di 359 euro, a cui si acquista OPPO Watch X2 nelle grandi catene di distribuzione in Italia: questa è la base su cui fare riflessioni circa la convenienza del dispositivo.
OPPO Watch X2 è uno di quei prodotti che non fanno rumore, ma funzionano. Non cerca di reinventare la ruota, non lancia funzioni miracolose e non fa promesse irrealizzabili. Semplicemente, prende ciò che Wear OS offre e lo fa meglio di molti altri.
È bello, costruito con cura, ha uno schermo fantastico e un’autonomia gestibile. L’esperienza d’uso è fluida, le funzioni biometriche sono complete e il doppio sistema operativo è una trovata geniale per chi vuole il massimo senza ricaricare ogni sera.
L’unico limite? La mancanza di innovazioni vere rispetto al modello precedente. Ma in un panorama dove tanti “nuovi” modelli non sono altro che restyling, questo Watch X2 ha almeno il pregio di essere coerente e concreto. E a volte, è tutto ciò che serve.
