
Truffa AI: le parole da non dire mai al telefono (mistergadget.tech)
Le truffe online stanno raggiungendo livelli preoccupanti, complice l’avanzamento dell’intelligenza artificiale.
Questi strumenti, altamente performanti, vengono impiegati in modo sempre più massiccio per frodare gli utenti, sfruttando momenti di particolare vulnerabilità . Un esempio calzante è il periodo delle vacanze, quando la ricerca di offerte vantaggiose rende le persone più suscettibili.
Una truffa particolarmente diffusa vede gli utenti rispondere a chiamate che propongono pacchetti vacanza allettanti, magari per mete famose. L’inganno sta nel fatto che, anche senza effettuare alcun pagamento o fornire attivamente dati sensibili oltre a quelli che sembrano innocui, come nome e cognome, si rischia di ritrovarsi con servizi, tariffe o contratti attivati a proprio nome.
Truffa AI: le parole da non dire mai al telefono
Il problema principale è proprio questo: la condivisione di informazioni che riteniamo innocue, come il nome e cognome al telefono, può diventare un’arma nelle mani dei truffatori. È fondamentale non fornire assolutamente alcuna informazione personale, anche quelle che sembrano più banali. Ancora più critico è non accettare nulla verbalmente: anche una semplice parola come “Ok” può essere registrata e utilizzata come presunta accettazione, acquisendo valore legale per l’attivazione di contratti e, di conseguenza, l’obbligo di pagamento.

Seppur si tratti di casi estremi, purtroppo queste frodi stanno circolando e sono molto diffuse. Questo è dovuto alla situazione generale: in un periodo in cui gli italiani sono intenti a prenotare le vacanze, un’offerta del genere li rende più esposti e inclini a fornire informazioni private senza riflettere sulle potenziali complicazioni e sulle conseguenze gravose.
È cruciale prestare massima attenzione e considerare tutti gli elementi che possono esporci al rischio. Se in estate il focus è sulle prenotazioni vacanziere, in altri momenti dell’anno le circostanze possono essere diverse.
Anche la Polizia Postale invita alla massima cautela, perché le conseguenze di queste truffe possono essere ben più gravi del semplice pagamento eccessivo per un pacchetto vacanze. Si tratta di questioni molto più articolate che rischiano di trasformarsi in problemi a lungo termine, con ripercussioni significative per l’utente.
“Falsi siti che propongono biglietti aerei scontati, agenzie per il turismo che presentano presunte agevolazioni sul rilascio di visti turistici, case vacanza e alberghi che risulteranno indisponibili al momento del nostro arrivo“ specificano le forze dell’ordine “le autorizzazioni di viaggio vengono rilasciate esclusivamente da siti istituzionali“.