
Svelate le cifre esatte e i parametri di consumo: spiegate le bollette salate (mistergadget.tech)
Siamo ormai consapevoli che la crisi climatica ci esporrà a ondate di calore sempre più intense e frequenti, simili a quelle che abbiamo già vissuto.
Questo ci porta di fronte a una domanda ovviamente scontata, come possiamo migliorare l’ambiente domestico senza soffrire il caldo e senza aspettarci una bolletta devastante a settembre? Siamo sicuri che il ventilatore sia sempre più conveniente di un condizionatore?
Come sempre è tutto relativo, non possiamo dire che c’è un valore assoluto e per questo bisogna far fede ai dati perché sono gli unici che ci possono dare delle indicazioni precise, non solo in senso generico ma applicati al nostro consumo ed uso.
Ventilatore, condizionatore o deumidificatore?
La necessità di proteggerci diventa quindi impellente, dato che il caldo è responsabile di un numero preoccupante di “morti silenziose”. Un recente studio dell’Imperial College London e della London School of Hygiene & Tropical Medicine lo ha dimostrato chiaramente, analizzando i decessi avvenuti in Europa durante l’ondata di calore tra il 23 giugno e il 2 luglio 2025. In soli dieci giorni, circa 1.500 dei 2.300 decessi stimati legati al calore – ben il 65% – sono stati direttamente imputabili al cambiamento climatico. Cifre che non lasciano spazio a dubbi e sottolineano l’urgenza di agire.

Per trovare sollievo all’interno delle nostre case o negli uffici, esistono diverse soluzioni, ognuna con i suoi pro e contro. L’aria condizionata è indubbiamente efficace nell’abbassare fisicamente la temperatura di una stanza. Tuttavia, porta con sé un paradosso significativo: mentre ci offre un refrigerio immediato, contribuisce a riscaldare il Pianeta all’esterno, a causa del suo elevato consumo energetico e delle emissioni. In alcuni contesti, però, il condizionatore diventa vitale, specialmente per persone anziane o con patologie.
Saperne gestire l’uso in modo consapevole è cruciale, non solo per il benessere ma anche per evitare bollette esorbitanti. Una valida alternativa, soprattutto per ambienti più piccoli, è il ventilatore. Quest’ultimo non raffredda l’aria, ma la muove, creando una sensazione di sollievo e consumando decisamente meno energia rispetto a un condizionatore.
Un altro apparecchio da considerare è il deumidificatore, che consuma meno energia e aiuta a ridurre l’umidità percepita. È importante però fare attenzione se si utilizza la funzione “deumidificatore” del condizionatore: a differenza della modalità di raffreddamento, questa non si spegne automaticamente una volta raggiunta la temperatura desiderata, rischiando di operare inutilmente e consumare energia.
Risulta quindi interessante vedere come deumidificatore e condizionatore abbiano un consumo talvolta molto simile, quindi non è che scegliendo l’uno o l’altro ci siano differenze enormi, però invece in termini di risultati c’è, eccome. Chiaramente il ventilatore consuma meno ma se lo teniamo acceso h24, se è un modello datato o magari uno con una serie di funzioni aggiuntive il consumo sarà decisamente più impegnativo e quindi più costoso. Per ridurre l’impatto del condizionatore si può impostare al meglio, evitando ad esempio i 17 gradi, anche perché inutili. Il condizionatore ha tante funzioni eco per risparmiare, basta dunque moderare il consumo e sfruttarlo al meglio per bilanciare il danno in bolletta.