
C'è un errore che ci costerà caro e tutti lo stiamo facendo (mistergadget.tech)
Questi sono giorni particolarmente densi di acquisti e sembra chiaro a tutti che gli italiani stanno convergendo verso un unico prodotto: il condizionatore.
Le richieste sono così elevate che gli operatori del settore stanno facendo veramente fatica a procedere rapidamente per poter accontentare tutti. Infatti, anche se i dispositivi ci sono e si possono acquistare in autonomia dalle aziende che ne permettono l’acquisto, va ricordato che il condizionatore può essere installato solo ed unicamente, come prevede la normativa italiana, da un operatore che rientra all’interno di una specifica categoria per questioni di sicurezza.
Quindi non tutti possono installare il condizionatore e vanno rilasciate documentazioni apposite al riguardo. Va ricordato, infatti, che il condizionatore di tipo fisso utilizza un gas refrigerante, quindi può diventare anche un elemento di pericolo se non viene trattato adeguatamente. Tutto questo è d’obbligo per capire perché il mercato sta spingendo in maniera così forte e anche quali sono le difficoltà oggettive. Ovviamente, il problema è dato dal caldo sempre più difficile da gestire, che ha portato anche le famiglie tendenzialmente più prudenti verso questo argomento a stabilire un modo di procedere differente.
Condizionatori, occhio all’errore
La questione è anche un’altra ed è una verità che ci sta al momento sfuggendo: riguarda praticamente i rifiuti RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Ebbene, infatti, è fondamentale fare attenzione se hai apparecchi elettrici, quindi quei sistemi di condizionamento magari non fissi, i ventilatori, tutti quelli che rientrano in questo genere di prodotti e anche i condizionatori fissi, perché tutto questo materiale deve essere smaltito in maniera adeguata, altrimenti i rischi sono veramente enormi.

Secondo quanto riportato dal consorzio Ecolamp, punto di riferimento a livello nazionale per la gestione di questi materiali, è chiaro che aumentano i volumi durante il periodo estivo perché molti sostituiscono i vecchi condizionatori. Adesso c’è anche il bonus, quindi ovviamente è una spinta in più, e magari qualcuno cambia i ventilatori o i deumidificatori. Ed è chiaro che, essendo diventati dei prodotti essenziali, sono anche molto difficili da gestire.
Va ricordato che i RAEE si dividono in cinque raggruppamenti:
- R1 riguarda freddo e clima: tutto ciò che rientra con frigoriferi, congelatori, condizionatori.
- R2 riguarda i grandi elettrodomestici: ad esempio, le lavatrici.
- R3 gli apparecchi con schermo: quindi televisori, computer, monitor e simili.
- R4 riguarda i piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo: quindi smartphone, ferri da stiro e quant’altro.
- R5 riguarda invece le sorgenti luminose: praticamente le lampadine e prodotti affini.
Bisogna dunque fare attenzione innanzitutto a non fare confusione, perché altrimenti il frigorifero per molti potrebbe rientrare nella categoria R2, invece non è così. Ma anche perché laddove ci sia un errore nello smaltire correttamente il prodotto, sono previste delle multe salate.
Bisogna ricercare il punto RAE sul territorio e chiaramente portare a smaltimento il proprio prodotto. Ci sono anche dei negozi che lo fanno, quindi non è necessario andare lontano e anche se non si dovesse avere l’auto non è un problema insormontabile.