
Tim Cook capo design Apple (mistergadget.tech)
Il team di design Apple passerà sotto la guida diretta di Tim Cook dopo il ritiro di Jeff Williams.
Apple cambia gli equilibri interni nel momento in cui affronta una fase delicata della sua evoluzione estetica e tecnologica. Dopo l’annuncio del ritiro di Jeff Williams, il team di design dell’azienda passerà sotto la diretta responsabilità di Tim Cook a partire da dicembre.
Tim Cook guiderà il design di Apple
Jeff Williams, attuale chief operating officer di Apple, lascerà la sua carica entro fine luglio e si ritirerà del tutto entro la fine dell’anno. Williams ha ricoperto un ruolo centrale per oltre vent’anni, prima nella gestione della catena di fornitura globale, poi come figura chiave per Apple Watch e la strategia health, e infine come supervisore del team di design, ruolo assunto dopo l’uscita di scena di Jony Ive.
Apple ha annunciato che, dopo il passaggio di consegne, il team design non risponderà più a un COO, ma sarà gestito direttamente da Tim Cook. Una scelta che segna un cambiamento nella gestione interna e rafforza il ruolo del CEO nelle decisioni estetiche del marchio.
Una transizione pianificata da tempo
La successione è il risultato di una pianificazione interna di lungo periodo. Jeff Williams ha 62 anni, mentre Sabih Khan, suo successore nella carica operativa, ne ha 59. Khan è stato responsabile della logistica globale, e ha gestito momenti critici come la pandemia e il riassetto della produzione fuori dalla Cina.
Khan avrà ora il compito di affrontare temi più ampi, tra cui automazione, sostenibilità ambientale e le implicazioni geopolitiche delle tensioni globali. Apple rivendica già una riduzione del 60% dell’impronta di carbonio, traguardo raggiunto grazie alle politiche industriali impostate proprio da Williams e portate avanti da Khan.
Il design torna sotto la guida diretta del CEO
La decisione di affidare il design a Tim Cook coincide con il lancio del nuovo linguaggio visivo Liquid Glass, presente su tutti i sistemi operativi Apple, da iOS a visionOS. Il ritorno del design sotto il controllo diretto del CEO indica la volontà di unificare l’esperienza utente a tutti i livelli.
Con l’abbandono di Williams, si chiude anche la porta a una sua eventuale successione al vertice. Per molti anni considerato il candidato più credibile a raccogliere l’eredità di Cook, la differenza d’età limitata e la volontà di non prolungare la carriera hanno fatto tramontare l’ipotesi.
La nuova centralità di Cook nel design riflette un cambiamento di approccio. Apple tenta di riallineare forma e funzione, in un momento in cui viene accusata di inseguire l’Intelligenza Artificiale invece di guidarla. Una maggiore supervisione sul design serve anche a evitare incoerenze nell’evoluzione del software e dell’hardware.
Una rotazione generazionale in corso
L’uscita di Williams si inserisce in una più ampia rotazione generazionale. Negli ultimi anni hanno lasciato Apple o ridimensionato il proprio ruolo figure storiche come Phil Schiller, Dan Riccio, Jony Ive e Luca Maestri. I riflettori si spostano ora su dirigenti come John Ternus, 50 anni, a capo dell’hardware engineering, indicato da molti come potenziale successore di Tim Cook.
Il cambiamento nei vertici avviene mentre Apple affronta anche defezioni importanti sul fronte dell’intelligenza artificiale. Come riportato da Bloomberg, Ruoming Pang, responsabile dei modelli AI in Apple, avrebbe lasciato l’azienda per unirsi a Meta, attratto dai pacchetti retributivi del team “superintelligenza” di Zuckerberg.
Il passaggio del team di design sotto la diretta responsabilità di Tim Cook segna un momento simbolico nella storia recente di Apple. L’azienda punta a rafforzare coerenza visiva e controllo strategico, mentre affronta sfide tecnologiche e di leadership sempre più complesse. Con una nuova generazione di dirigenti pronti a emergere, la mossa rappresenta anche un segnale di continuità e adattamento in una fase di trasformazione profonda.