
Meta offre stipendi da record agli ingegneri OpenAI e non solo (mistergadget.tech)
Meta punta sull’AI con stipendi da 200 milioni per strappare ingegneri alle big tech rivali: OpenAI, Google, Apple.
Meta alza la posta nella competizione globale sull’intelligenza artificiale. L’azienda guidata da Mark Zuckerberg ha iniziato a offrire pacchetti retributivi multimilionari per attrarre ingegneri e ricercatori dalle principali big tech rivali, tra cui Apple, OpenAI e Google.
Stipendi fuori scala per alimentare la divisione AI di Meta
Meta ha avviato una campagna aggressiva per reclutare figure chiave nel settore dell’intelligenza artificiale generativa, con l’obiettivo di creare un team in grado di sviluppare modelli di superintelligenza. Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’azienda ha offerto stipendi record per assicurarsi alcuni dei profili più ricercati nel panorama tecnologico globale.
Uno dei casi più emblematici riguarda Ruoming Pang, ex ingegnere senior di Apple responsabile dei modelli AI, che avrebbe accettato un contratto da oltre 200 milioni di dollari distribuiti su più anni. Apple, secondo le fonti citate, non avrebbe nemmeno tentato di pareggiare l’offerta. Un trattamento riservato solitamente solo al CEO Tim Cook.
Accanto a Pang, Meta ha reclutato altre figure di rilievo, come l’ex CEO di GitHub Nat Friedman, il fondatore della startup AI Daniel Gross e il co-fondatore di Scale AI Alexandr Wang, quest’ultimo nominato chief AI officer. Nell’accordo con Wang, Meta ha acquisito una quota del 49% di Scale AI, valutata 14,3 miliardi di dollari.
Un modello di compensi legato a performance e azioni
I contratti offerti da Meta prevedono un mix di stipendio base, bonus di ingresso e stock option. La componente azionaria rappresenta la quota più rilevante, con premi in contanti in caso di rinuncia a quote detenute in startup precedenti. Tuttavia, buona parte del compenso è vincolata a obiettivi di performance.
Questo significa che i benefici economici non sono garantiti, ma dipendono da parametri come la crescita del valore delle azioni Meta e la permanenza in azienda per un determinato numero di anni. Le stock option hanno spesso periodi di maturazione superiori ai quattro anni previsti normalmente nel settore tecnologico.
Le clausole contrattuali includono anche obiettivi precisi legati alle prestazioni individuali e al rendimento del titolo azionario sul mercato. Se il valore non cresce o il dipendente lascia l’azienda prima del tempo, parte del pacchetto non viene erogata.
La risposta delle altre big tech e la posizione di OpenAI
La strategia di Meta ha generato reazioni nell’intero ecosistema AI. A giugno, Sam Altman, CEO di OpenAI, aveva affermato in un’intervista che Meta stava offrendo bonus di ingresso fino a 100 milioni di dollari ai suoi ingegneri. Secondo Altman, nonostante queste offerte, la cultura aziendale e la reputazione di OpenAI continuano a trattenere molti talenti.
Nonostante ciò, secondo Bloomberg, Meta sarebbe riuscita a reclutare almeno dieci ricercatori da OpenAI, oltre a specialisti provenienti da Anthropic, Google e altre startup nel settore. Altman ha dichiarato di non aver avuto contatti recenti con Zuckerberg, ma ha anticipato un incontro previsto alla conferenza Allen & Co. a Sun Valley.
Apple, da parte sua, non ha rilasciato commenti sull’uscita di Pang né sulle politiche interne in materia di compensi. La strategia di Meta evidenzia però una spaccatura crescente tra le big tech sulle modalità di attrazione dei talenti, in particolare nel campo dell’intelligenza artificiale.
Un segnale chiaro al mercato AI
Con queste mosse, Meta punta a consolidare il proprio ruolo nella corsa all’AI generativa. L’obiettivo non è solo quello di potenziare le capacità interne, ma anche di ostacolare la concorrenza privandola di risorse strategiche. L’adozione di pacchetti retributivi così elevati rappresenta un precedente importante per l’intero settore, con possibili effetti a catena su stipendi e condizioni di lavoro anche presso altre aziende.
Le dimensioni dei compensi offerti da Meta superano in alcuni casi gli stipendi dei CEO di grandi istituzioni finanziarie, rendendo evidente la posta in gioco in una competizione che si gioca sempre più sulla capacità di attrarre e trattenere ingegneri di alto profilo.
Meta ha intrapreso una strategia aggressiva per assicurarsi le competenze chiave nel settore dell’intelligenza artificiale. Gli stipendi multimilionari offerti a ex ingegneri di Apple, OpenAI e Google mostrano quanto l’azienda punti su questa tecnologia per il proprio futuro. Il risultato è un mercato del lavoro sempre più competitivo, in cui le big tech si sfidano a colpi di bonus e stock option per guidare l’evoluzione dell’intelligenza artificiale.