
Condizionatore nuovo, non basta vedere il BTU: cosa controllare (mistergadget.tech)
In questi giorni, c’è un vero e proprio boom di richieste per i condizionatori, ed è bene quindi capire, nel momento in cui si vuole acquistare un prodotto di questo tipo, come sceglierlo.
In generale, uno dei problemi principali, o comunque una delle condizioni che accomunano la maggior parte delle persone, è quella della valutazione dei BTU, che indica più o meno la potenza del dispositivo e anche la copertura per i metri quadri. Ovviamente, di base possiamo dire che questo è sicuramente un elemento che ha un valore importante.
Il problema è che non è l’unico, soprattutto è inutile considerare solo questo rapporto qualità-prezzo. Bisogna considerare una serie di caratteristiche, altrimenti si rischia di spendere soldi inutilmente oppure di comprare un prodotto che non è adeguato alle proprie necessità.
Condizionatore nuovo, non basta vedere il BTU: cosa controllare
Ad esempio, bisogna considerare anche il posizionamento dell’ambiente: nel caso in cui si debba raffreddare un ambiente come una mansarda, è chiaro che sarà necessario avere uno strumento di potenza maggiore, anche se parliamo di uno spazio più piccolo. Questo perché l’aria calda accumulata sarà sicuramente molta di più.

Per coloro che, ad esempio, vivono in un appartamento e si trovano a un piano intermedio, quindi che giovano comunque del condizionamento e dell’aerazione degli altri appartamenti (perché non sono né a un piano basso né a un piano alto), allora ovviamente si potrà scegliere in realtà anche uno strumento leggermente inferiore rispetto alla metratura dello spazio, perché si parte da una base ben diversa.
Nel momento in cui si sceglie poi il modello, al di là di questa caratteristica, bisogna considerare un’altra questione, ovvero a quante unità è collegato e quanto è grande il motore esterno che si può installare. È chiaro che modelli che hanno dei motori molto piccoli, e quindi particolarmente utili sia per il design che per l’estetica, sono modelli più costosi. Se non ci sono problemi rilevanti, allora si può tranquillamente scegliere un prodotto con un motore molto grande e ingombrante, magari posizionato proprio sul proprio balcone: si ottimizza la spesa e si ha un prodotto potente. Un’altra questione riguarda il tipo di split: se l’unità esterna ha una gestione molto “in street”, allora ovviamente sarà molto più potente.
Ci sono poi da considerare che alcuni modelli nuovi di ultima generazione sono non solo condizionatori e deumidificatori, ma anche raffrescatori d’aria, quindi riescono praticamente a gestire la condensa dell’aria mediante delle goccioline d’acqua apposite, che quindi giovano in termini di miglioramento anche della qualità ambientale. Un altro dato da considerare è poi il tipo di installazione: ci sono i modelli quelli di design, che sono bellissimi e anche addirittura a scomparsa; ci sono quelli che si posizionano in basso, che sono molto utili in realtà perché spingono proprio l’aria in tutto l’ambiente; e ci sono quelli mobili, che possono essere utili laddove non possa essere collocato un motore all’esterno, e soprattutto in tutte quelle condizioni in cui ci troviamo di fronte a delle difficoltà organizzative.