
Una nuova minaccia rovina le vacanze agli italiani (mistergadget.tech)
Un nuovo pericolo si affaccia all’orizzonte digitale, e ancora una volta, ci troviamo a doverne comprendere le sfumature e l’evoluzione.
È una storia che sembra ripetersi quasi ogni giorno, con dettagli diversi ma le stesse, preoccupanti, modalità. Gli attacchi si stanno intensificando ed è per questo che è fondamentale valutarne le conseguenze e, soprattutto, capire come difendersi, perché i risvolti possono essere davvero seri.
Le agenzie di sicurezza informatica hanno lanciato l’allarme: in questo caso, non si tratta solo di dati personali, ma di questioni ben più complesse. Il “wardriving” è un sistema che mira a colpire i dispositivi che si trovano, per così dire, “a cielo aperto”.
Wardriving: la nuova minaccia incombe anche per gli italiani
Le minacce sono ricorrenti, differenti, ogni volta diventano sempre più incisive e pericolose. Chiunque si trovi all’interno del raggio d’azione di queste “scansioni” può ritrovarsi in seri guai. Questo vale sia per l’aspetto puramente economico ma anche per la sfera più personale, come video o immagini private. Tutto ciò può facilmente trasformarsi in uno strumento di ricatto per estorcere denaro.

Identificato il pericolo, è cruciale capire come difendersi. La soluzione più semplice, ma spesso sottovalutata, è utilizzare password robuste. Sembra banale, eppure, nonostante l’importanza di questo dettaglio sia ribadita continuamente, ancora oggi molte persone usano password come “1234”, la propria data di nascita o altri elementi facilmente riconducibili a loro.
Abbiamo parlato spesso di quanto sia necessario fare attenzione a tutta una serie di caratteristiche come le password. Eppure, nonostante questo, i dati parlano chiaro: sono pochissimi gli utenti che utilizzano i nuovi sistemi che hanno risolto il problema delle password deboli. Soprattutto, sono poche le persone che oggettivamente fanno attenzione ai pericoli, ad esempio utilizzando la stessa password per tutti gli accessi o scegliendo opzioni piuttosto banali.
Una password complessa non renderà impossibile un attacco hacker, ma lo renderà sicuramente più oneroso, più difficile e più lungo. Questo, specialmente in un’operazione come il “wardriving” che mira a colpire quante più utenze possibili da un dispositivo in movimento, aumenta notevolmente la probabilità che l’hacker rinunci e si sposti su obiettivi più semplici.
Oltre a questa minaccia nello specifico è chiaro che altre ce ne sono e ce ne saranno quindi è indispensabile sempre fare attenzione.