
Pagamenti con carta: arrivano i nuovi costi (mistergagdet.tech)
Oggi i pagamenti elettronici sono largamente diffusi in Italia, sia che si tratti di pagare direttamente online sui vari siti internet, sia che si tratti di pagare fisicamente all’interno dei negozi.
I dati parlano chiaro ed è ovvio che c’è una propensione a utilizzare questi metodi, sicuramente con grandi differenze rispetto al passato. Tuttavia, sono dei cambiamenti in corso d’opera di cui è essenziale prendere atto, perché avranno ripercussioni a lungo termine sulla vita di tutti. È quindi indispensabile comprendere cosa stia accadendo, ma soprattutto in termini economici cosa possa comportare il nuovo avviso sul sistema Bancomat, che è entrato in vigore.
Questo vuol dire che le commissioni che sono state applicate sui pagamenti sono state modificate. Nello specifico, non sono più fisse, ma variano in base al tipo di acquisto, quindi bisogna fare attenzione alla spesa. Le nuove commissioni riguardano gli acquisti anche online. È una variazione molto importante, sicuramente una novità a cui tutti dovranno abituarsi e che chiaramente stravolge un po’ quelle che erano le abitudini in generale.
Pagamenti con carta: arrivano i nuovi costi
Chiaramente, è essenziale capire che questo nuovo tariffario non riguarda né gli esercenti (quindi i negozianti), né tantomeno gli utenti che vanno a comprare online. Si tratta di commissioni interbancarie, quindi in pratica di costi che vengono suddivisi tra le banche e le istituzioni di credito che utilizzano il sistema Bancomat.

Questa notizia è importante perché, di base, adesso né coloro che comprano né coloro che vendono avranno ripercussioni immediate. Ma, come sempre accade, la preoccupazione è che nel momento in cui viene introdotto un nuovo tariffario, questa cosa, magari non a breve termine ma a medio termine, possa avere una ripercussione alla fine sull’utente finale e quindi sia sui negozianti che su coloro che fanno shopping, sia offline che online.
Dal punto di vista del pagamento, le commissioni interbancarie erano fisse allo 0,2%-0,3%, ovviamente dipendeva dal tipo di banca. Ad esempio, per le carte di credito le commissioni sono più elevate, si tratta dell’1,2%. Adesso, invece, la nuova soluzione porta delle commissioni che sono variabili, quindi vengono differenziate. Nel caso specifico, gli acquisti fino a 30 euro sono gratuiti e quindi sono pari a zero, cosa non di poco conto perché chiaramente faciliterà un certo tipo di transazioni. Da 30 euro in poi saranno applicate in base alla progressione: più elevato il costo, più alta sarà la percentuale.
Va ribadito, dunque, che adesso non andremo a pagare di più nel momento in cui facciamo shopping o acquistiamo qualcosa nei negozi. Più che altro, il pensiero è rivolto a quello che potrebbe accadere nel prossimo futuro, quindi nel caso specifico alle ripercussioni che potrebbero nascere da questi aggiunte che comunque dovranno arrivare da qualche parte e che potrebbero essere trasformate proprio con eventuali aggiunte sul prezzo finale.