
Raffrescatore ad acqua: raffredda il doppio e ti costa pochissimo (mistergadget.tech)
Con il caldo incessante, è chiaro che una delle soluzioni preferite dagli italiani resta quella del condizionatore.
Ma è pur vero che questo ha dei costi, e non parliamo più solo dei costi di installazione, ma anche di manutenzione, di pulizia e costi in bolletta che, con gli aumenti generalizzati degli ultimi anni, rendono l’acquisto veramente impegnativo dal punto di vista economico. Sicuramente non è fattibile per tutte le famiglie, e nemmeno per coloro che magari hanno un’abitazione grande da rinfrescare e che certamente non possono spendere migliaia di euro per gestire l’impianto.
Per questo si sono fatte strada diverse alternative: ci sono i trucchetti, i sistemi per potenziare i condizionatori e pagare meno, e tante strategie possibili. Una delle più interessanti riguarda i raffrescatori. Stiamo parlando di qualcosa che è perfettamente a metà strada tra il classico condizionatore e il vecchio ventilatore: uno strumento nuovo, incredibile nelle prestazioni, che consente però di spendere pochissimo sia per l’installazione che per la manutenzione.
Raffrescatore ad acqua: cos’è e perché tutti lo vogliono
Il raffrescatore ad acqua è un sistema con un circuito idrico all’interno. In pratica, serve a generare acqua fresca che va poi ad essere trasmessa all’interno dell’ambiente in cui è collocato sotto forma di goccioline. Sono molto facili da utilizzare anche perché hanno una grande capacità, quindi riescono a lavorare su una mole importante anche nei mesi più caldi senza andare in difficoltà. Sono tecnologie avanzate che sono molto utili perché non hanno necessità di installare niente all’esterno.

Anche se ci sono i modelli fissi che sono in grado di rinfrescare fino a circa 50 metri quadrati, il consumo giornaliero è in realtà bassissimo: parliamo di tre euro al giorno. Altri sono comunque performanti e non devono nemmeno essere installati. Possono essere utilizzati in maniera continuativa senza problemi e hanno dei costi assolutamente ridotti sia in termini di elettricità che in termini proprio di costo di acquisto: parliamo di circa 100 euro.
Nel complesso, dunque, è chiaro che si tratta di strumenti molto facili da individuare e da collocare all’interno dell’ambiente domestico, perché non hanno bisogno di installazione o lunghe attese. Costano poco, quindi sono acquistabili più facilmente dalle famiglie che possono anche disporre di uno strumento per ogni stanza senza spendere un capitale.
Soprattutto, i costi di gestione e manutenzione sono nettamente inferiori rispetto a quelli di un classico condizionatore. In una situazione attuale in cui le cifre si sono fatte sempre più impegnative, è chiaro che bisogna trovare delle alternative, anche considerando l’aspetto legato propriamente all’energia elettrica e, non meno importante, l’impatto ambientale.