
Se lo fai ti trovi la bolletta raddoppiata a settembre (mistergadget.tech)
Un errore nell’utilizzo del condizionatore può costare veramente caro, ed è importante capire quali sono le dinamiche, soprattutto quali sono quegli sbagli che commettiamo ogni giorno nell’utilizzare questi dispositivi.
Sicuramente sono molto comodi e utili perché ci permettono di rinfrescare l’ambiente e di ottenere una temperatura decisamente migliore, ma hanno anche dei costi. Sia in termini di prezzo effettivo che andiamo a pagare relativamente a quello che è il costo dell’elettricità in base all’utilizzo, ma anche in base a un altro tipo di costo: quello che è il danno sulla nostra salute se lo utilizziamo in maniera impropria.
È comprensibile che con l’ondata di caldo in atto tutti cerchino rifugio in questo sistema, quindi sicuramente si determina la necessità di abbassare le temperature con quello che abbiamo a disposizione, che sia il condizionatore o il ventilatore. Tuttavia, è bene fare attenzione perché uno degli errori più comuni che puntualmente si manifesta nel periodo estivo riguarda proprio il blackout.
Condizionatore: occhio all’errore comune
Ovviamente, in questo periodo si parla molto degli errori legati proprio al funzionamento del condizionatore, ma soprattutto a quelli che sono i problemi relativi a questioni di cui non teniamo conto. Si tratta di pratiche che noi pensiamo essere corrette, ma in realtà non lo sono e ci portano solo problemi successivi. Per tale motivo, è essenziale fare attenzione e capire bene dove stiamo sbagliando.

Nel caso specifico del condizionatore, l’utilizzo improprio può portare non solo al deterioramento dello strumento, ma anche chiaramente a un malfunzionamento a lungo termine. Per questo motivo, è essenziale rivedere quello che è l’errore che forse più di tutti comporta un problema.
Il condizionatore è una macchina termica, quindi di base funziona con la pompa di calore: sottrae calore dall’ambiente e lo spinge verso l’esterno. Questo è il funzionamento tipico, forzato un cambio di stato. D’estate, cosa succede? L’unità esterna va a comprimere, attraverso il compressore, il fluido refrigerante che si trova praticamente in forma di gas. In questo modo, aumentando la pressione con l’aiuto delle ventole, riesce a gettare aria fredda all’interno. Il fluido passa attraverso la valvola, e in questo modo si abbassa la pressione, di conseguenza praticamente si modifica la temperatura.
Il funzionamento è quindi molto più complesso di quanto si possa immaginare, ed è per questo che affinché lo scambio di calore sia veramente efficiente ci deve essere una differenza tra aria esterna e aria interna che sia adeguata per favorire tutto il meccanismo. Altrimenti, se la temperatura esterna è troppo elevata, va a causare una pressione eccessiva sul compressore e quindi è facile che si generi un malfunzionamento, oltre a una dispersione importante in termini di elettricità.