
Smartphone in acqua, c'è solo da una cosa da fare subito (mistergadget.tech)
In estate, si presentano problemi molto comuni che attanagliano un po’ tutti e riguardano acqua, sabbia e altri elementi potenzialmente pericolosi per i dispositivi elettronici.
Questo vale per tutto il periodo estivo, perché chiaramente siamo portati ad andare al mare, in piscina, e diventa molto più facile che il dispositivo subisca un danno di questo tipo, soprattutto se si considera che lo utilizziamo costantemente. È quindi facile che si ritrovi all’improvviso caduto all’interno dell’acqua o della sabbia. Ovviamente, come rispondiamo nel momento in cui accade una situazione di questo tipo è determinante per evitare di dover gettare lo smartphone.
Nei casi principali, va detto che i modelli di ultima generazione sono dotati di sistemi di sicurezza per l’acqua, quindi possono entrare in contatto brevemente con liquidi senza subire danni irreversibili. Tuttavia, anche in questi casi, è bene non temporeggiare, ma agire comunque in maniera immediata per scongiurare danni severi.
Smartphone caduto in acqua: così lo puoi salvare
Per quanto riguarda, invece, in generale i dispositivi di altro tipo, bisogna fare molta attenzione e pensare a due cose fondamentali. Innanzitutto, è indispensabile non solo intervenire immediatamente, ma anche lasciare poi il telefono in un luogo asciutto fino a 24 ore dopo l’accadimento, perché in questo modo si evitano dei cortocircuiti, in quanto il dispositivo deve asciugarsi correttamente non solo esternamente e nell’immediato, ma anche a lungo termine. Si deve evitare assolutamente di fare la ricarica in questo periodo, inserendolo nella corrente.

Una cosa importante è asciugare immediatamente il dispositivo: tirarlo fuori dall’acqua, tamponarlo nel migliore dei modi e poi scuoterlo delicatamente per far uscire tutta l’acqua che si è infiltrata all’interno. Successivamente, procedere inserendolo in una struttura cilindrica con all’interno dei sacchetti per l’umidità, di quelli che si trovano facilmente anche su internet a pochissimi euro o che, come sempre, si possono avere in casa. Nel caso più sfavorevole, si può utilizzare del riso, che però non deve essere posto direttamente a contatto con il dispositivo, ma va inserito in un panno e poi questo panno avvolto intorno al dispositivo. In questo modo, il riso effettuerà un potere assorbente. Si può utilizzare anche, nel peggiore delle ipotesi, il sale grosso, perché sono tutti elementi che vanno a “risucchiare” l’acqua dalle superfici circostanti.
Una volta trascorse otto ore con questo piccolo trucco, bisogna procedere a un’asciugatura “da lontano”, facendo attenzione, magari con un phon (a bassa temperatura e a debita distanza) per eliminare i residui eventuali di acqua in eccesso. È bene distanziarlo adeguatamente, altrimenti si rischia di bruciare il dispositivo. Con queste piccole tecniche, è possibile salvare il telefono senza dover spendere soldi aggiuntivi e, soprattutto, senza avere ulteriori danni che possono poi determinare problematiche anche più severe.
Non basta, infatti, pensare solo a quello che può accadere in termini di malfunzionamento del dispositivo stesso, che può comunque essere portato da un tecnico; possono esserci problemi soprattutto nel momento in cui viene collegato alla corrente, e di conseguenza può portare a dei risvolti non previsti e soprattutto molto più gravosi. È bene fare attenzione per una questione di sicurezza, e non sottovalutare mai l’impatto di acqua e sabbia sui dispositivi elettronici.