
Altro che solite truffe, la nuova minaccia corre veloce in Italia (mistergadget.tech)
Sentiamo spesso parlare di minacce online e siamo abituati a trattare con certi tipi di argomenti, come virus e frodi che avvengono tramite email.
Ma adesso c’è un nuovo pericolo. È sempre fondamentale diffondere quelle che sono le novità del momento, anche quando si parla di truffe e raggiri di questo tipo, perché è indispensabile avere conoscenza e consapevolezza per capire come si sta muovendo il mercato, e quindi cosa fanno i criminali per poter approcciare gli utenti.
Il nuovo sistema si chiama Blaster. A molti risulterà immediatamente nuovo, perché di fatto è un sistema molto particolare, nato in Europa, che ha già coinvolto anche l’Italia. Si tratta dell’ennesima truffa tramite messaggio, ma in questo caso la questione cambia, e anche parecchio.
Blaster arriva anche in Italia
Di base, questi sistemi utilizzano tecnologie che permettono di mandare simultaneamente un numero particolarmente elevato di messaggi SMS; si può arrivare anche a 25.000-30.000, quindi parliamo di numeri altissimi che consentono, in pratica, di raggiungere tante persone in un colpo solo. Questo vuol dire, di fatto, anche un maggiore margine d’effetto, perché è chiaro a tutti che se un utente può determinare un risultato in maniera importante in breve tempo, sicuramente sfrutterà la tecnologia al massimo.

Il Blaster è un dispositivo illegale che viene utilizzato per indirizzare messaggi volti a hackerare i sistemi. Che tipologia di messaggi si usa? Solitamente, qualcosa che interessa la maggior parte degli utenti: un pacco che deve arrivare da parte di un corriere, un fornitore di servizio (ad esempio, le bollette di casa per cui c’è un pagamento da corrispondere o un problema legato alla propria utenza), oppure qualcosa che riguarda il sistema bancario o di pagamento. Spesso sfruttano nomi famosi oppure ancora enti, quindi nel caso dell’Italia possono arrivare da parte dell’INPS, dell’Agenzia delle Entrate, dell’ASL e così via. Vengono sfruttati sempre nomi che chiaramente possono colpire la stragrande maggioranza degli utenti.
I link che si trovano all’interno, e che magari sono collaterali alla richiesta o al messaggio (ad esempio, se c’è un bonifico che è partito dal proprio conto), rimandano all’accesso diretto alla propria banca. Oppure, se si parla di un bonifico che deve arrivare da un’impresa, ci sarà un link che rimanda al sito internet relativo, e così via. Nel momento in cui l’utente clicca su questo link, si trova di fatto all’interno della truffa.
Il problema è sempre lo stesso: fare attenzione ai contenuti che si ricevono, essere molto sospettosi. Oggi più che mai ci troviamo in una situazione veramente complessa ed è sostanzialmente impossibile riuscire a determinare se si tratta di una truffa o meno; sono così ben fatti che identificarli come tali è un vero e proprio lavoro.
Chiaramente, bisogna dire anche che c’è un grande lavoro che viene fatto da parte delle forze dell’ordine. In Italia, la Polizia Postale monitora costantemente tutti i passaggi che vengono effettuati proprio per sollevare le questioni laddove ci fossero delle problematiche e per informare tutti gli utenti. Ma è indispensabile che tutti noi lavoriamo in maniera continuativa per poter capire se ci sono dei problemi e soprattutto per evitare danni.