
Basta un click ed è fatta: nessuno è al sicuro (mistergadget.tech)
Sappiamo quanto possa essere pericoloso il web perché ci sono delle insidie che nascono costantemente, e quindi dei pericoli a cui siamo sempre esposti.
Adesso però c’è un nuovo genere di problema che si chiama Blaster e che mette a rischio tutti. Siamo abituati alle truffe tramite email, messaggi e telefonate; sappiamo quanto possano essere sofisticate e anche difficili da individuare, anche a causa degli strumenti tecnologici oggi disponibili.
Ma ovviamente ci sono tutta una serie di minacce a cui spesso sottovalutiamo. Per chi lavora nell’ambito della sicurezza informatica il termine “Blaster” sicuramente non è nuovo, ma la maggior parte delle persone non sa di cosa stiamo parlando. È fondamentale quindi condividere le informazioni proprio per scongiurare il peggio, per dare la possibilità alle persone di avere conoscenza della materia e quindi sapere come difendersi.
Nuova minaccia per gli italiani: arriva Blaster
Il Blaster è un sistema che consente di inviare contemporaneamente una molteplicità di messaggi, quindi una serie di SMS che arrivano a raffica in maniera simultanea sui dispositivi degli utenti. La questione è che questi sembrano provenire da numeri ufficiali e quindi sembrano dei messaggi a tutti gli effetti corretti. Talvolta possono riguardare corrieri o fornitori di servizi; in altri casi possono essere relativi a enti o comunque strumenti famosi, cosa che implica chiaramente disattenzione da parte degli utenti che tendono a cliccare perché, appunto, credono che si tratti di una questione reale. Il problema è che quando questi Blaster vengono diffusi su una percentuale così elevata di utenti che riceve il messaggio, ci sarà sicuramente qualcuno che risponde, clicca o compie l’azione.

La polizia nel Regno Unito ha addirittura sequestrato dei Blaster che avevano una rete criminale così diffusa da essere in grado, con ogni dispositivo, di diramare fino a 25.000 messaggi al giorno. Altri indirizzavano a siti clone che erano perfettamente identici. In Italia non se ne parla ancora molto, ma in realtà questo problema è già in atto, quindi il fenomeno sta toccando il nostro territorio che non è esente da questo genere di truffe. Per questo bisogna parlarne, fare attenzione e condividere le informazioni.
Secondo l’Unione Nazionale dei Consumatori, c’è stato un incremento delle truffe del 35% per quanto riguarda lo smishing, quindi si tratta proprio di un ampliamento della rete. Secondo la Polizia Postale, sono già in corso molte indagini in Italia per intercettare questo genere di tecnologia, quindi per colpire le reti e soprattutto per fermare i malintenzionati prima che gli utenti finiscano in trappola.
Senza contare che c’è un problema fondamentale: molti utenti che sono vittime di queste truffe non denunciano, non condividono le informazioni e di conseguenza creano un problema ulteriore. Condividere, bloccare e intervenire in maniera diretta aiuta a direzionare al meglio gli interventi da parte delle forze dell’ordine, consentendo di bloccare questo genere di truffe non solo arginando il fenomeno ma evitando che altre persone possano caderci dentro.
È essenziale non essere indifferenti verso questo genere di truffe e soprattutto essere sempre diffidenti quando si ricevono dei messaggi. Per questo si parla tanto di alfabetizzazione digitale, perché comprendere l’utilizzo di questi strumenti non vuol dire soltanto avere consapevolezza di quello che sta accadendo e di come utilizzare una tecnologia, ma ormai essere informati su tutto: sui benefici, sui lati negativi, sui rischi e sui pericoli che corriamo ogni giorno.