News

L’iPhone 16 è impermeabile? Cosa significa davvero la certificazione IP68

Tutti gli ultimi “melafonini” hanno una certificazione IP68, ma i limiti di resistenza all’acqua non sono sempre gli stessi. Facciamo chiarezza su cosa puoi e non puoi fare con il tuo nuovo iPhone.

Il nuovo iPhone 16 ha un prezzo di partenza che in Italia si attesta attorno ai 959 €, una cifra che sale rapidamente se si opta per più memoria o per un modello Pro. Con un investimento del genere, proteggere il proprio smartphone è praticamente d’obbligo.

Una buona cover è il primo passo, ma non sempre è sufficiente. È altrettanto importante sapere come il nostro dispositivo può resistere a cadute accidentali in acqua, schizzi o un acquazzone improvviso. È qui che entra in gioco la certificazione IP. La maggior parte degli iPhone moderni, incluso l’iPhone 16, ha un grado di protezione IP68. Ma cosa significa esattamente nell’uso di tutti i giorni?



Capire la certificazione IP68

La sigla “IP” sta per Ingress Protection (Protezione dall’Ingresso) ed è uno standard definito dalla Commissione Elettrotecnica Internazionale (IEC) per classificare la capacità di un dispositivo di resistere all’intrusione di polvere e liquidi.

  • La prima cifra (in questo caso ‘6’) indica il livello di protezione contro i solidi, come la polvere. Un ‘6’ è il valore massimo e significa che il dispositivo è completamente protetto.
  • La seconda cifra (in questo caso ‘8’) indica il livello di protezione contro i liquidi.

La parte cruciale da capire è che IP68 non è uno standard fisso, ma una base che i produttori possono superare. Lo standard minimo per ottenere un ‘8’ richiede che un dispositivo funzioni ancora dopo essere stato immerso in 1 metro d’acqua per 30 minuti. Tuttavia, i produttori spesso testano i loro prodotti in condizioni più estreme. Ad esempio, sebbene sia l’iPhone 16 che il vecchio iPhone 11 siano entrambi certificati IP68, il nuovo iPhone 16 può resistere a immersioni fino a 6 metri di profondità per 30 minuti, mentre l’iPhone 11 è testato solo fino a 2 metri per la stessa durata.

La prudenza è la migliore protezione

Nonostante l’iPhone 16 abbia un’ottima resistenza all’acqua, è sempre meglio evitare di nuotarci insieme o di testarne i limiti di proposito. Le certificazioni IP derivano da test di laboratorio eseguiti in condizioni controllate, con acqua dolce e ferma, che non sempre riflettono la realtà. L’acqua di una piscina (con cloro), del mare (con sale e pressione) o una semplice bevanda zuccherata possono avere effetti molto diversi.

La prudenza è la migliore protezione (mistergadget.Tech)

Apple, inoltre, sottolinea che la resistenza a schizzi, acqua e polvere non è una caratteristica permanente. La normale usura quotidiana può ridurre l’efficacia delle guarnizioni che proteggono il telefono dall’umidità. Per questo motivo, è fondamentale ricordare che la garanzia standard di Apple non copre i danni da liquidi. Come i modelli precedenti, anche l’iPhone 16 è dotato di un Indicatore di Contatto con Liquidi (LCI) che diventa rosso se entra in contatto con l’acqua, rendendo facile per i tecnici Apple verificare l’esposizione a liquidi.

Cosa fare se l’iPhone 16 si bagna

Se il tuo iPhone 16 dovesse bagnarsi accidentalmente, è importante agire rapidamente. Ecco i passaggi consigliati da Apple:

  1. Se è entrato in contatto con un liquido diverso dall’acqua (come una bibita o un succo), risciacqua delicatamente l’area interessata con acqua di rubinetto.
  2. Asciuga subito il dispositivo con un panno morbido e che non lasci pelucchi.
  3. Tieni l’iPhone con la porta USB-C rivolta verso il basso e picchiettalo delicatamente contro la mano per far fuoriuscire l’acqua in eccesso. Non inserire mai nulla nella porta (come cotton fioc o carta) perché potresti danneggiarla.
  4. Lascia l’iPhone in un’area asciutta e con un buon flusso d’aria.
  5. Attendi almeno 5 ore prima di provare a ricaricarlo con il cavo. Nel frattempo, se ne hai bisogno, puoi usare un caricabatterie wireless.
Riccardo Ferrari

Studente di farmacia di giorno e scrittore di notte. Caporedattore, coordinatore e gestore delle componenti social e di pubbliche relazione di una piccola realtà: Natural Born Gamers. Nato con un joypad della prima PlayStation in mano e cresciuto con Final Fantasy, Metal Gear Solid e Resident Evil. Da lì non ha mai abbandonato il mondo videoludico, ho abbracciato anzi nuove passioni come il cinema, le serie tv ed il mondo della tecnologia.

Pubblicato da
Riccardo Ferrari

Articoli Recenti

Prima di partire per le vacanze ti salva la tecnologia: puoi monitorare casa da lontano con 10 euro

Il mese di agosto è uno dei più pericolosi per la sicurezza in tutte le…

6 ore fa

È l’App più scaricata del momento: permette di “spiare” qualunque dispositivo, è gratis e legale

In questi giorni, l'attenzione generale è focalizzata su un'applicazione che moltissimi utenti stanno scaricando. È…

7 ore fa

Con il ventilatore 3 in 1 non avrai più problemi di caldo o bollette salate: è meglio di un condizionatore e costa pochissimo

Le temperature sono sempre più roventi ed è chiaro che avere dei sistemi per rinfrescare…

9 ore fa

“Ho sbagliato numero”, se senti queste parole preparati a tremare, è una truffa e mentre parli hanno già prelevato tutto

In questi giorni si è diffusa rapidamente una truffa che utilizza uno schema molto semplice…

11 ore fa

Caldo torrido, con questo errore banale rischi di bruciare lo smartphone in spiaggia

In estate, il caldo rovente non colpisce soltanto le persone e non è pericoloso solo…

13 ore fa

Prime indiscrezioni sul futuro OnePlus 15: riduzione del display e SoC aggiornato

OnePlus 15 potrebbe avere uno schermo più compatto e un chip Snapdragon 8 Elite 2:…

16 ore fa